domenica, 28 Aprile 2024

Il porto di Palermo è sicuro, parola di Cannatella

Dopo l’attentato terroristico a Tunisi, alcune sigle sindacali del personale degli Uffici dell’Agenzia delle Dogane del porto di Palermo hanno chiestono di individuare tutte le soluzioni possibili finalizzate a garantire la massima sicurezza del porto, sia per i lavoratori doganali che per i viaggiatori, tra cui l’applicazione al porto dei medesimi protocolli di sicurezza già in vigore negli scali aeroportuali. Ma hanno avanzato anche l’ipotesi di “sospendere i collegamenti navali con Tunisi, per il rischio terrorismo”.

Immediata la replica dell’Autorità portuale di Palermo che ritiene opportune alcune precisazioni, soprattutto per evitare allarme alla cittadinanza e danni economici e d’immagine al porto di Palermo che risulterebbe “non sicuro”.

In una nota si ricorda che il porto di Palermo è dotato dei piani di security degli impianti portuali e delle aree comuni del porto, debitamente approvati dalla Prefettura. Quest’anno, inoltre, è stato approvato il “Piano Cristoforo Colombo” che, pianificando le misure di reazione ed eventuali atti terroristici, prevede un dispositivo di sicurezza portuale che può essere impiegato anche in relazione ad azioni preventive.

“Il porto di Palermo – spiega il presidente dell’Autorità portuale, Vincenzo Cannatella – è in regola con gli standard internazionali di security e le strutture in atto esistenti sono in corso di potenziamento. L’Autorità portuale ha già disposto l’acquisto di due moduli abitativi prefabbricati, in cui potranno essere effettuati, con rispetto della privacy, i controlli doganali, ed eventualmente di polizia, dei passeggeri in sbarco/imbarco da/per Tunisi. Tali moduli verranno allocati in prossimità degli approdi delle navi Grandi Navi Veloci e Grimaldi Group che espletano, rispettivamente, una e due corse settimanali per Tunisi, e saranno dotati di metal detector e scanner per il controllo dei passeggeri e dei bagagli a mano”.

 

 

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