La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta per una presunta ‘parentopoli’ sui 20 ammessi al corso di formazione per nuove guide vulcaniche, le uniche figure autorizzate a condurre turisti fino ai crateri dell’Etna e di Stromboli.
I carabinieri, su mandato del procuratore Carmelo Zuccaro, secondo quanto scrive il quotidiano La Sicilia, hanno acquisito gli incartamenti delle prove fisiche svoltesi lo scorso 3 maggio nel bosco Ragabo, sul versante nord dell’ Etna.
L’indagine ha preso avvio da un esposto, presaentato da più di uno dei 104 concorrenti poi non risultati tra gli ammessi al corso, che segnala anomalie nello svolgimento del concorso.
Per la deputata del M5s all’Ars, Angela Foti, l’avvio dell’inchiesta “dimostra che i nostri dubbi erano fondati. Ora – aggiunge – la Regione si muova, congelando in autotutela gli esiti delle prove del concorso rendendosi garante dell’imparzialità della pubblica amministrazione, a difesa dei diritti e delle legittime aspettative di tutti i cittadini siciliani. Già la scorsa settimana – ricorda la deputata – avevo denunciato, con un’interrogazione parlamentare, le presunte irregolarità e l’annessa parentopoli auspicando l’adozione di provvedimenti da parte della Regione, anche alla luce di una serie di esposti presentati alla magistratura”. La deputata aveva anche auspicato la costituzione di una commissione parlamentare di indagine sulla vicenda.