martedì, 19 Novembre 2024

La Sicilia riconosce la guida ambientale escursionistica

Importanti novità normative nello “Sblocca Sicilia” per le guide ambientali escursionistiche e gli accompagnatori turistici che modificano la Legge Regionale del 3 maggio 2004, n. 8 sulle professioni turistiche.

“Finalmente viene riconosciuta la figura della guida ambientale escursionistica – annuncia Cleo Li Calzi, assessore regionale del Turismo – l’abilitazione si conseguirà mediante il superamento di un esame teorico-pratico a seguito della frequenza di uno stage presso gli Enti Parco del territorio della Regione Siciliana, di non meno di 60 ore dedicate ad escursioni e prove pratiche, per coloro i quali siano in possesso di un diploma di laurea in discipline biologiche e naturali, ambientali, geologiche, agrarie e forestali o di appositi corsi di non meno di 300 ore di lezioni di aula e di non meno di 60 ore dedicate ad escursioni e stage presso gli Enti Parco del territorio della Regione Siciliana, per coloro i quali siano in possesso del diploma di scuola media superiore”.

Saranno ammessi allo stage anche coloro i quali, alla data del 7 maggio 2004, (data di pubblicazione della Legge Regionale 3 Maggio 2004, n. 8), abbiano esercitato, per almeno due anni, anche in forma non continuativa, attività documentata di guida ambientale-escursionistica, ovvero abbiano frequentato corsi di formazione professionale di durata non inferiore a 300 ore, diretti allo svolgimento di tale attività o siano in possesso di qualifiche di accompagnatore di escursionismo o equipollenti.

“Un altro importante passo avanti – ha aggiunto l’assessore Li Calzi – è l’introduzione nello “Sblocca Sicilia” di un articolo di legge che riguarda la figura degli accompagnatori turistici, di cui si auspicava da sempre un adeguamento normativo della categoria”.

L’iscrizione all’elenco degli accompagnatori turistici viene subordinata al conseguimento dell’abilitazione mediante il superamento del relativo esame, con l’abrogazione dei commi 3 e 4 dell’articolo 4 della Legge Regionale 3 maggio 2004, n. 8 che vincolavano l’abilitazione a tale attività, all’obbligo di frequenza di corsi di formazione. Grazie a tali interventi, si rende più semplice l’accesso alle suddette professioni con la conseguente creazione di nuovi possibili sbocchi occupazionali nel settore del turismo.

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