Liberty Lines nella bufera: i collegamenti proseguono
21 Novembre 2025, 12:13
Il tema chiave dell’inchiesta sulla Liberty Lines che vede indagate 46 persone e due società (Liberty Lines Spa e Sns società di navigazione siciliana) riguarda la mancata segnalazione delle avarie a bordo che venivano fatte ‘sparire’ per potere continuare a percepire i finanziamenti della Regione Siciliana.
E’ quanto ipotizza la Procura di Trapani nell’inchiesta sulla compagnia di navigazione che collega la Sicilia alle isole minori che ha portato al sequestro preventivo d’urgenza della società, eseguito dalla Guardia di finanza, per un valore di oltre 100milioni di euro.
Ma non solo, secondo il sito livesicilia.it, la Procura di Trapani avrebbe chiesto anche l’emissione di un provvedimento cautelare personale nei confronti di nove indagati, che avrebbero ricevuto la convocazione per l’interrogatorio preventivo davanti al gip.
In particolare, la società armatoriale, si legge nella nota, è accusata di “aver accresciuto indebitamente i propri profitti incassando ingenti contributi dalla Stato nonostante il mancato rispetto delle condizioni di trasporto contemplate dal contratto pubblico stipulato, con particolare riferimento alle procedure e ai protocolli di sicurezza normativamente previsti”.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Trapani, hanno impegnato per lungo tempo i finanzieri nell’analisi di un’imponente mole di dati e informazioni nonché di documenti altamente tecnici quali capitolati d’appalto e bilanci.
Contemporaneamente al sequestro, tenuto conto della complessità, della strategicità e della rilevanza pubblica delle attività aziendali, al servizio della collettività, la Procura ha nominato un collegio di amministratori giudiziari, composto da due dottori commercialisti e un avvocato, per “ripristinare le condizioni di legalità e, in pari tempo, garantire e assicurare la continuità aziendale e del servizio pubblico di collegamento alle isole minori, contemperato dalle imprescindibili esigenze di sicurezza dei passeggeri, nonché la piena tutela dei livelli occupazionali”.
Pertanto, si sottolinea nella nota, “i fruitori del servizio pubblico che l’attività aziendale proseguirà senza soluzione di continuità e i collegamenti resteranno pienamente operativi, senza variazione o interruzione alcuna riconducibile all’esecuzione del provvedimento di sequestro preventivo”.