venerdì, 29 Marzo 2024

Ponte sullo Stretto, posa prima pietra il 23 dicembre

Berlusconi non ci sarà ma si tratta dei lavori per spostare la ferrovia

Mancano ormai cinque giorni all'inizio dei primi lavori, propedeutici, per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. Dopo il via libera del Cipe all'erogazione di 330 milioni per l'aumento di capitale della società concessionaria pubblica Stretto di Messina, mercoledì 23 dicembre, in Calabria, ci sarà la posa della prima pietra per spostare parte della ferrovia all'altezza di Cannitello (costo di 26 milioni di euro), dove sorgerà una torre del ponte. Anche se, per l'inaugurazione pubblica con il presidente del consiglio, bisognerà aspettare che Silvio Berlusconi si sia rimesso in salute dopo l'aggressione di domenica scorsa. L'investimento per il ponte, stimato in circa 6,3 miliardi di euro, è coperto al 40% (pari a 2,5 miliardi) attraverso un contributo pubblico (1,3 miliardi) e un aumento di capitale della Società Stretto di Messina (1,2 miliardi); il restante 60% sarà reperito tramite finanziamenti sui mercati. "La progettazione va avanti, dal Cipe è arrivata una spintarella. Nei primi mesi dell'anno inizieranno gli espropri", ha affermato Massimo Ponzellini, presidente di Impregilo, capogruppo mandataria per il progetto di realizzazione del Ponte sullo Stretto. E dopo quelli sul versante calabrese ci saranno quelli in Sicilia. Critiche dal Pd, con Ermete Realacci che parla di "grande bluff" perché "l'inaugurazione del 23 dicembre ha ben poco a che vedere con i lavori di avvio del Ponte", e perché le "risorse economiche saranno in gran parte pubbliche e non di privati". Ma il presidente dell'Anas e amministratore delegato della Stretto spa, Pietro Ciucci, ha sempre spiegato che "il ponte viene realizzato secondo il project financing, in modo da recuperare l'investimento" "attraverso pedaggi stradali, ferroviari". Negativo anche il parere del presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, secondo cui "il governo ha deciso di gettare letteralmente i soldi a mare su un opera costosissima e inutile".

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