lunedì, 18 Novembre 2024

Ponte sullo Stretto, Sicilia conferma impegno solo per 1 miliardo

La “compartecipazione seppur minima di Sicilia e Calabria” al finanziamento del Ponte sullo Stretto, per il vice premier Matteo Salvini, è “più che ragionevole” ma dalle opposizioni si alzano gli scudi: “è uno scippo al Sud”.

Anche nella maggioranza c’è chi, come in Forza Italia, definisce “inammissibile” la scelta di prelevare 1,3 miliardi dal Fondo per la coesione destinato alla Sicilia e 300 milioni da quello della Calabria.

Dalla Presidenza della Regione siciliana si puntualizza che “il governo regionale ha sempre espresso totale disponibilità verso la realizzazione del Ponte sullo Stretto, opera che considera strategica, e per questo la giunta si era impegnata a destinare un miliardo di euro di risorse del Fondo di sviluppo e coesione 2021-2027, dandone tempestiva comunicazione al ministro Salvini con una nota del 18 ottobre. La decisione governativa per cui la quota di compartecipazione della Regione Siciliana debba essere invece di 1,3 miliardi di euro non è mai stata condivisa dall’esecutivo regionale”. Da qui l’appello a Salvini perché “si possa attivare per restituire le maggiori risorse sottratte alla Sicilia, necessarie per sostenere investimenti per lo sviluppo dell’Isola”.

Per il ministro delle Infrastrutture comunque “se Sicilia e Calabria ci mettono, ad ora, il 10% e lo Stato il 90%, è giusto”. “Non è un’opera pubblica che unirà solo le due regioni perché tutta l’Italia ne gioverà – sostiene Salvini – Per Sicilia e Calabria cambierà il mondo”.

“Il dossier Ponte prosegue come da programma, c’è la totale copertura economica e la giusta partecipazione finanziaria delle Regioni: l’obiettivo è rispettare i tempi, iniziando i lavori nel 2024, per offrire a tutti gli italiani un’opera attesa da decenni” è il messaggio che arriva dal Mit.

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