Cresce la reputazione, online e non solo, della destinazione Sicilia. È uno degli elemensi emersi nel corso dell’incontro “Comunicare la destinazione Sicilia oggi” che si è svolto venerdì 27 maggio, promosso da Errequadro e tenutosi presso la sede di Confcommercio Palermo, che ha visto l’entusiasta partecipazione di istituzioni e operatori del settore travel, imprenditori e strutture ricettive, sul tema della destinazione, aperto dai saluti della presidente Confcommercio Palermo Patrizia Di Dio.
Fabio Giambrone, presidente Gesap, ha sottolineato la posizione strategica dell’aeroporto inteso come porta d’ingresso dell’intero territorio e non solo di una città. Giambrone ha riportato i risultati degli ultimi anni, con aumento su Palermo dei passeggeri e di voli diretti, sottolineando come gli obiettivi futuri lascino ben sperare per un’ulteriore crescita dell’aeroporto Falcone Borsellino. Fondamentale per questo anche la collaborazione con le compagnie low cost, che lavorano sull’aeroporto siciliano con uno spirito di sana competizione.
Nicola Farruggio, vicepresidente Confcommercio Palermo con delega al Turismo, ha sottolineato come la destinazione sia strettamente legata al concetto di sinergia, che contribuisce a rendere attrattivo e attraente un luogo, e spesso per la Sicilia la distanza contribuisce negativamente alla percezione e reputazione di “destinazione costosa”.
Paolo Gobbetti, amministratore di Errequadro, ha invece puntualizzato come proprio la reputazione sia una dimensione imprescindibile della destinazione: partendo da uno sguardo ai numeri forniti da Trivago, tra le regioni italiane, la Sicilia è al 5° posto, mentre tra le destinazioni siciliane, Palermo è al secondo posto, dopo Taormina e prima di San Vito Lo Capo. Dare un peso alla reputazione significa anche fare investimenti sulle innovazioni di tipo tecnologico e sostenibile, anche con azioni di efficientamento energetico a partire da una struttura ricettiva, come illustrato da Davide Guida di Enquadro.
Expedia, con i market manager Francesca Adabbo e Emilio Zappalà, ha mostrato come negli ultimi anni il trend per la Sicilia sia positivo, in particolare per Palermo: i dati hanno evidenziato un trend in crescita per il capoluogo siciliano, con un aumento nell’ultimo anno delle notti prenotate del 25% e della tariffa media del 6%. Per incrementare le conversioni occorre ovviamente comprendere e intercettare la booking window specifica di ogni target. La possibilità di creare campagna geo-localizzate e di vendere i package che includono il volo, è uno degli strumenti che l’OTA propone ancora per “aggredire” un target mirato e ridurre le cancellazioni.
Renato Coroneo, segretario generale dell’Autorità Portuale Palermo, ha evidenziato come per Palermo anche la situazione portuale sia in evoluzione, considerando che il porto della città è il principale snodo croceristico della regione, anche alla luce del fenomeno del gigantismo delle navi da crociera, che non tutti i porti sono in grado di accogliere. Secondo i dati, oltre il 40% dei passeggeri delle crociere effettua escursioni e il clima siciliano permette la destagionalizzazione, con flussi fino a novembre.
Fondamentale da questo punto di vista è l’accoglienza, con cui la destinazione “si gioca” la sua reputazione nel poco tempo a disposizione: l’impatto inizia già dalla banchina, dove vengono proposti servizi e attività, come i tour turistici in bus, in carrozza o in ape calessino.
Francesca Benati, ceo Amadeus, ha affrontato in particolare il tema del digitale, che ha un’importanza sempre più strategica, poiché pervade ogni singola fase del processo decisionale del turista, sottolineando come i meta comparatori hanno portato il focus sul prezzo. Fondamentale per le strutture ricettive diventa la vendita sul posto di servizi aggiuntivi (Cross-selling), anche a portata di smartphone, in modo da aumentare il valore dello “scontrino medio”. I prodotti legati al travel in Italia subisce ancora per il 60% una vendita “fisica”, mentre per il 22% tramite le OTA.
A parlare di destinazione da un punto di vista istituzionale, ma innovativo, è stata Roberta Iannì, responsabile del Marketing per l’assessorato regionale al Turismo. La destinazione si comunica anche attraverso i social e la sua reputazione dipende anche dai residenti della destinazione stessa: ogni singolo contenuto social prodotto da questi genera reputazione. La voce social ufficiale della Sicilia è Visit Sicily, un progetto online da meno di un anno, presente su Facebook, Instagram e Twitter, posizionatosi in breve tempo in seconda posizione tra le pagine social regionali, dietro la Toscana.
Toti Piscopo, direttore editoriale di Travelnostop, ha invece sottolineato l’importanza della programmazione e di strategie di marketing a lungo termine, che spesso risentono di scarsa continuità a livello organizzativo.
Ornella Tuzzolino, per il Comune di Ragusa, insieme a Riccardo Lupo, regista del video “Ragusa. Easy to reach, Hard to leave” ha illustrato come non sia più sufficiente mostrare le bellezze di un posto: è necessario raccontare una storia, emozionando gli spettatori, come è accaduto ai partecipanti al convegno dopo aver visto il video low badget per la destinazione Ragusa.
Creare la destinazione, per le strutture ricettive, significa proporre al turista, oggi auto-produttore della vacanza, un’esperienza che sia strettamente legata al territorio, che diventa esso stesso prodotto; lo strumento per far questo è lo storytelling, che permette il coinvolgimento, anche emotivo del turista, in tutti i canali di comunicazione e distribuzione. Lo ha evidenziato Errequadro, con la presentazione di due case-studies di due strutture ricettive localizzate in due destinazioni diversamente mature, l’Etna e Caltanissetta.