Turismo azzurro, via libera al Cin anche per aziende di ittiturismo
14 Febbraio 2025, 12:25
Via libera all’inserimento delle aziende ittiche nell’elenco regionale delle strutture turistico-ricettive. L’Ars ha infatti approvato l’emendamento alla legge sul turismo, proposto da Giuseppe Bica (FdI), che equipara gli imprenditori ittici agli agriturismi, permettendo loro di offrire servizi di alloggio sia a terra che in barca. Dal 1° gennaio 2025, le strutture hanno un codice identificativo regionale con valenza nazionale, a garanzia di trasparenza e legalità. L’iniziativa punta a rilanciare il turismo azzurro attraverso la diversificazione del comparto con la creazione di opportunità e posti di lavoro per giovani e donne nelle comunità costiere così come auspicato già a Travelexpo nel 2018 e negli anni seguenti fino alla legge sulla pesca del 2019 (vedi news).
Fino ad oggi, infatti, l’ittiturismo in Sicilia era possibile, ma limitato. La legge regionale del 2019 non prevedeva la possibilità per i pescatori di offrire un’ospitalità strutturata, come il pernottamento, e mancavano riferimenti normativi che permettessero una piena operatività nel settore turistico. Adesso, il nuovo emendamento colma questa lacuna.
A partire dal 1° gennaio 2025 è attivo il Codice Identificativo Regionale (CIR) per le strutture di alloggio in aziende ittiche, che avrà valenza nazionale grazie all’abbinamento con il Codice Identificativo Nazionale (CIN). Le attività di ittiturismo e pescaturismo con servizi di alloggio verranno registrate nel nuovo “registro regionale del turismo azzurro”. L’assegnazione del codice da parte del Dipartimento Regionale del Turismo garantirà maggiore trasparenza e legalità.