venerdì, 26 Aprile 2024

Valorizzazione beni culturali fa rima con formazione custodi

Non si poteva scegliere location più azzeccata della Sala delle Capriate dello Steri per discutere della valorizzazione dei beni culturali e della promozione turistica in Sicilia. La sede del Rettorato palermitano è stata infatti la location del convegno "Come catturare i turisti nell'isola dei tesori culturali. Ruolo della formazione". Un titolo che pone l'accento sul binomio inscindibile del settore dei beni culturali e di quello del turismo e sull'incidenza in tali rami – strategici per lo sviluppo della Sicilia – della formazione.
All'incontro hanno preso parte l'assessore regionale al Turismo Michela Stancheris, che ha rinnovato il suo impegno per incrementare l'afflusso turistico nell'isola; e l'assessore alla cultura del Comune di Palermo, Francesco Giambrone, che ha sottolineato su cosa occorre puntare per potenziare il turismo: formazione adeguata per il personale della pubblica amministrazione, piena accessibilità al patrimonio (abbattimento barriere architettoniche, estensione degli orari di visita dei siti, viabilità), creazione di un sistema integrato che consenta una proficua interazione tra pubblico e privato.
La dirigente generale del dipartimento regionale della Funzione pubblica Luciana Giammanco, il dirigente del settore qualificazione professionale Antonino Cangemi, il direttore dell'Abatellis Gioacchino Barbera si sono invece soffermati sui percorsi formativi rivolti ai custodi e agli operatori del front office promossi senza costi, tramite risorse interne, alla Regione per diffondere la cultura dell'accoglienza tra gli operatori.
Alessandro Rais, dirigente generale del Turismo, ha illustrato le varie iniziative in cantiere alla Regione, tra le quali quelle relative all'ampliamento dell'organico delle guide turistiche.
In rappresentanza del ramo dei beni culturali, Marilena Volpes, sovrintendente di Palermo, e Guido Meli del dipartimento Beni culturali, hanno rimarcato l'importanza in sé della fruizione dei musei e dei siti per la crescita culturale ed estetica dei residenti oltre che dei turisti.
Dal canto suo, Giuseppe Cassarà, vicepresidente di Confturismo, ha evidenziato la necessità di un'iniziativa legislativa volta a costituire un organismo che riunisca le varie anime del turismo, siano esse di natura pubblica che privata.
Per stimolare la crescita dei beni culturali e del turismo non occorre solo un maggiore impegno delle diverse amministrazioni pubbliche, Regione o enti locali, ma anche la partecipazione sempre più incisiva dell'associazionismo, rappresentato in questa occasione da Bernardo Tortorici di Raffadali, presidente di Amici dei musei.
Come anche è fondamentale l'apporto del mondo accademico, presente con Girolamo Cusimano, che ha coordinato la tavola rotonda stimolando nel dibattito provocazioni e polemiche, sempre utili se ad esse fanno seguito interventi propositivi.

 

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