Flussi turistici in calo nella destinazione Sicilia mentre la flessione dei passeggeri aerei è stata più contenuta che a livello nazionale soprattutto grazie al boom dell'aeroporto di Trapani. E' quanto si evince dal XXXIV Report Sicilia realizzato dal Diste in collaborazione con la Fondazione Curella e il Centro interdipartimentale per la ricerca e il monitoraggio dell'economia e del territorio dell'Università di Palermo, presentato questa mattina nella sede di Confindustria Palermo. In base all'inchiesta semestrale, per il comparto degli alberghi si è registrato un andamento decisamente negativo, dovuto alla flessione dei flussi turistici in generale e di quelli provenienti dall'estero in particolare, con qualche cenno di miglioramento durante le vacanze pasquali 2010. Nel 2009, invece, secondo elaborazioni provvisorie effettuate dall'Osservatorio turistico regionale, si è avuta una caduta delle presenze intorno al 9%, di cui -12% della componente estera e -7% della nazionale. Inoltre, anche il settore dei trasporti ha scontato gli effetti della flessione dei traffici interni e internazionali, dovuta al calo dei consumi, del turismo e del commercio con l'estero. Nel comparto aereo la movimentazione dei passeggeri ha iniziato a migliorare solo a partire dall'estate, consentendo di arginare le forti flessioni dei mesi precedenti. I dati raccolti da Assaeroporti hanno segnalato per l'intero territorio nazionale, e con riferimento al 2009, una riduzione del flusso passeggeri del 2,3%, mentre per gli scali siciliani si sono avuti cali del 2% a Catania e dell'1,6% a Palermo. Trapani ha per contro registrato una espansione del 100,5% rispetto all'anno precedente, contabilizzando 1 milione 70 mila passeggeri contro i 312 mila di appena tre anni prima. Nel quadrimestre gennaio/aprile 2010, il traffico passeggeri nell'aeroporto Falcone/Borsellino di Palermo ha continuato a ridursi (-4,4% rispetto al corrispondente periodo del 2009) mentre lo scalo catanese ha segnato un aumento del 4% e Birgi ha mantenuto ritmi di crescita ancora apprezzabili, chiudendo il quadrimestre a +87,5%.