(di Toti Piscopo) Quello che sta per iniziare sarà un fine settimana all’insegna del controesodo per villeggianti, vacanzieri, escursionisti e tutto il popolo che anima il settore del turismo mentre la Sicilia, dall’inizio della nuova settimana, dovrà quasi sicuramente affrontare una nuova stagione in giallo che, quasi come un semaforo della vita, è pronto a cambiare in rosso o in verde secondo i flussi dei comportamenti.
Durante le ultime settimane estive le imprese turistiche hanno tirato un sospiro di sollievo, grazie anche ai flussi del turismo internazionale, europei primi fra tutti, almeno a vedere i dati degli aeroporti siciliani.
Ma il giallo è un richiamo alla realtà, poiché segna un confine netto tra realismo e ottimismo, coscienza ed incoscienza, prudenza e imprudenza, decisionismo e attendismo, emergenza sanitaria ed economica. Un giallo che indica quella zona paludosa dalla quale tirarci fuori, ognuno per la parte che gli compete con senso di responsabilità e del dovere, a cui ognuno deve contribuire.
In questo mese di agosto i tanti apprezzamenti per la Sicilia sono rimasti sommersi dalle poche, ma pesanti, critiche di influencer e opinion leader mentre il gossip estivo ha fatto capolino a Cefalù per qualche eccesso di amore libero. I primi cittadini si sono appellati, seppur con toni diversi, al danno d’immagine per le rispettive comunità, in nome di quell’orgoglio siciliano a cui ci si appella quando non ci sono argomentazioni possibili o plausibili, quali il problema dei rifiuti, dell’abusivismo, dei mancati controlli e delle tante inefficienze, sulle quali non è più plausibile stendere veli pietosi. E lo si deve fare proprio in nome di quell’orgoglio siciliano, tanto sbandierato.
La Sicilia turistica, seppur economicamente provata, ma non piegata, ha reagito ancora una volta, ma chiede a gran voce, seppur con toni diversi, che il settore sia governato con maggiore tempestività e determinazione, affinché le imprese possano programmare nel proprio legittimo interesse imprenditoriale e professionale, ma anche in quello superiore delle Comunità.
Questo mese di agosto ha, ancora una volta, riacceso la speranza ma indicato chiaramente che non c’è più tempo. La Sicilia si appresta ad entrare in zona gialla, palude o purgatorio.
Oppure preferiamo condividere il pensiero della naturopata Francesca Rifici, che “il colore giallo simboleggia la luce e la creatività, la voglia di agire, di trasformare in materia un pensiero. Stimola la volontà, ci mette di buonumore e ci fa sentire più attivi ed energici”?
Non sappiamo se risponda a realtà, ma con una forte dose di ottimismo, ci vogliamo credere.