Pacchetti turistici tra archeologia e sapori per Agrigento
26 Agosto 2025, 11:25
Per celebrare le eccellenze siciliane tra cibo, cultura e turismo nasce “Vivere Diodoros – Nutrire i Territori”. Si tratta di uno dei 44 progetti del dossier di candidatura di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, organizzato da Zarabbazzara con il patrocinio del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi.
L’obiettivo è semplice ma non scontato: dimostrare come il cibo sia linguaggio identitario, strumento di rigenerazione e un potentissimo attrattore turistico. Dopo la prima iniziativa che si è svolta lo scorso weekend celebrando l’Uva Italia, con una serata culminata in una cena a Casa Diodoros, un’esperienza sensoriale dove i sapori dei prodotti DOP e IGP siciliani hanno raccontato una storia millenaria, l’evento è proseguito nel cuore di Agrigento a Porta di Ponte, dove sono stati distribuiti assaggi di prodotti Igp.
In autunno però l’esperienza verrà ampliata con una vera e propria immersione nel mondo delle eccellenze siciliane. Il 28 e 29 novembre, Agrigento diventerà il palcoscenico per un grande evento dedicato ai prodotti DOP e IGP, con stand, show-cooking e masterclass che animeranno le vie della città e i luoghi più suggestivi della Valle dei Templi. Il progetto dedicherà una speciale attenzione agli operatori turistici internazionali, con un educational tour pensato per far loro scoprire le cantine, i frantoi e i caseifici locali. L’obiettivo? Creare pacchetti turistici che uniscono archeologia e sapori, sulla scia di modelli di successo come il Parmigiano Reggiano, che ha saputo trasformare i caseifici in mete turistiche.
A corollario, un panel di esperti di fama nazionale nel settore del turismo e dell’agroalimentare si confronterà sul valore del cibo come strumento di narrazione turistica, rafforzando l’idea che l’autenticità e la qualità sono gli ingredienti fondamentali per un turismo sostenibile e di successo.
“Il legame tra terra e territorio, produttori e cittadini, identità e narrazione ha fatto parte sin dall’inizio del dossier di candidatura di Agrigento Capitale italiana della cultura – spiega Maria Teresa Cucinotta, presidente di Agrigento2025 – L’agroalimentare è motore di sviluppo e volano di attrazione per visitatori che vogliano vivere un’esperienza”.