Sicilia protagonista della XXI Giornata FAI di Primavera, in programma sabato 23 e domenica 24 marzo. Quest'anno il FAI – Fondo Ambiente Italiano aprirà 700 luoghi in tutta Italia, di cui 66 nell'Isola. Si tratta di siti spesso inaccessibili e per l'occasione eccezionalmente a disposizione del pubblico, con visite a contributo libero. Quest'anno si spazia dal fascino delle "muqarnas" di Palazzo Reale a Palermo, giunte a noi dalla Persia del IV secolo, agli interni e i fossati di Castello Ursino a Catania. La bellezza solitaria del faro di Capomulini ad Acireale e il mistero dell'ipogeo di Crispia Salvia a Marsala, il più importante monumento della Necropoli di Lilibeo. Il Seminario arcivescovile a Messina e il Santuario di Santa Maria della Neve a Santa Lucia del Mela, con la bellissima statua di Antonello Gagini e quella di San Michele Arcangelo che infilza il diavolo di Andrea Calamech. E ancora, il convento di San Domenico a Trapani, con l'affresco bizantineggiante raffigurante la Madonna del Latte, nonché la chiesa di Santa Maria della Consolazione a Scicli, con i bellissimi stalli lignei del coro, e poi ancora il Carcere borbonico a Siracusa.
In programma anche passeggiate per alcuni dei quartieri più interessanti e suggestivi dell'isola, come quello di Castello a Catania caratterizzato da una maglia urbana che propone cortili comuni a più abitazioni e stretti vicoli. Ma anche "biciclettate", come quella che si terrà a Modica dove è previsto il ciclotour del Barocco ibleo in collaborazione con la Fiab e quella a Bagheria a Villa Galletti – San Cataldo.
Anche quest'anno, quindi, il Fai darà modo di scoprire luoghi unici, monumenti e beni che normalmente impossibili da visitare, allo scopo proprio di valorizzare un patrimonio che in molti casi rischia di scomparire per mancanza di manutenzione e incuria. "La nostra battaglia – dice Giulia Miloro, presidente del Fai Sicilia – è quella di sottrarre il maggior numero di beni al degrado, all'indifferenza, ma nel contempo desideriamo permettere a tante persone, e per fortuna diventano sempre più numerose, di poter entrare in palazzi nobiliari, ville, chiese, biblioteche ed aree naturalistiche che nessuno, se non pochi fortunati conoscono e ne fruiscono".
Complessivamente sono 17 i luoghi di culto che sarà possibile visitare liberamente durante la due giorni, 13 le ville e i palazzi che apriranno i loro portoni e le loro stanze, ben 7 i borghi e i quartieri che accoglieranno i visitatori in cerca di bellezze nascoste e angoli incantevoli. Nove saranno i castelli e le torri dai cui spalti sarà possibile affacciarsi, 10, addirittura, le biblioteche, gli archivi e i piccoli musei. Poi sarà la volta di un faro, quello di Capomulini ad Acireale, una stazione (ad Agrigento), due giardini, un carcere e un'area archeologica, quella di Capo Boeo a Marsala.
Interessante, poi, è la proposta della delegazione nissena: un itinerario cittadino alla scoperta della pittura di Vincenzo Roggeri, attivo nel XVII secolo, e che prevede visite al Museo Diocesano ed alle chiese di S.Maria La Nova, S.Agata al Collegio e San Domenico.
Così come quella di Agrigento che prevede una passeggiata lungo viale della Vittoria, con visite guidate alla Banca d'Italia, a Villa Cavetta, al Gran Hotel et Agrigentum e al monastero ed ex carcere di San Vito.
Alla scoperta del Valle dei Mulini è la proposta che viene da Ragusa, dove sarà possibile attraverso una suggestiva carrareccia percorrere cava San Leonardo e ammirare i vecchi mulini "a cascata".
Una passeggiata è anche quella che propone Trapani invitando alla scoperta delle edicole votive che segnano il territorio.