Cantina Duca di Salaparuta celebra le nozze tra arte e vino
04 Febbraio 2025, 10:33
C’è una nuova opera che si può ammirare, gratuitamente, alla cantina Duca di Salaparuta di Casteldaccia. Dal primo febbraio è esposta Poliedrica, l’ultima creazione di Arrigo Musti: tre pannelli in alluminio che propongono tre letture diverse di Topazia Alliata, figura di riferimento di artisti e intellettuali del Novecento italiano e internazionale che ha guidato l’azienda fino al 1961.
L’evento che ha visto il “ritorno” di Topazia Alliata come padrona di casa nella cantina è stato un tributo straordinario alla storia, alla cultura e all’arte siciliana. Il merito particolare va al direttore Roberto Magnisi che ha ideato l’iniziativa e a Musti, che con la sua opera ha saputo rendere omaggio alla figura iconica di Topazia Alliata, restituendole la centralità che merita.
L’unione tra arte e vino è sempre affascinante, e in questo caso, la storica cantina Duca di Salaparuta ha celebrato perfettamente questa fusione, con un omaggio che non solo celebra il passato, ma guarda al futuro. Il vino, come l’arte, è una forma di espressione che racconta un territorio, una cultura, e nel caso di Duca di Salaparuta, racconta la Sicilia in tutta la sua bellezza e complessità.
L’opera del Maestro Musti, che ha saputo rappresentare Topazia in tutte le sue sfaccettature, si configura come un tributo non solo alla sua figura, ma anche alla storia e alla tradizione della cantina Duca di Salaparuta. Quest’opera ora campeggia con orgoglio nel salone delle degustazioni, che da oggi porta il nome della stessa padrona di casa, Topazia. Un omaggio che celebra la sua eredità e il legame profondo con la cantina, simbolo di un’intramontabile passione per l’arte vinicola.
L’inaugurazione rappresenta un nuovo tassello che si aggiunge alle iniziative promosse nel 2024 per i 200 anni di Duca di Salaparuta che guarda alla rinascita dell’area attraverso la cultura, l’enogastronomia e le sue radici storiche alla riscoperta della sua identità.