Da Bagheria all’entroterra siciliano: quando la sinergia tra territorio e prodotti tipici può diventare attrattore turistico. L’argomento è stato al centro del nuovo appuntamento con il web talk “Vieni a prendere un caffè da noi”, online sulla pagina facebook di Travelnostop.com che ha visto protagonisti alcuni imprenditori che a fine marzo hanno preso parte all’evento “Bacco era un turista?” che si è svolto a Palazzo Branciforte. Si tratta di Paola di Giovanni di Casale del drago di Corleone; Davide Scancarello di Tentazioni e sapori di Caltanissetta e Giuseppe Buttitta di U barunieddu di Bagheria.
“Corleone – ha raccontato Paola di Giovanni – è un diamante grezzo ma stiamo lavorando per creare un’immagine nuova del territorio, lontana dagli stereotipi, anche grazie alla presenza della cascata delle due rocche che è un luogo magico sempre più gettonato dai turisti, Certo, soprattutto in queta parte di Sicilia, mancano le infrastrutture che frenano sia i viaggiatori singoli che i gruppi ma i nostri progetti futuri sono tutti legati alla conoscenza e all’esperienza sul territorio visto che la nostra azienda si fa promotrice di esperienze correlate a benessere e divertimento e alla voglia di scoprire questa zona finora così poco valorizzata”.
Del nuovo progetto del progetto Parco di vita dello stile mediterraneo a cui aderiscono con 121 comuni per far conoscere il terriorio e le eccellenze che offre a un numero sempre maggiore di persone ha parlato Davide Scancarello che con il suo torronificio è celbre anche fuori dai confini dell’isola. “Abbiamo richieste – ha sottolineato – anche dal mercato americano e non a caso abbiamo anche una piattaforma per le vendite a Chicago che ha suscitato molto interesse. Nel futuro pensiamo di puntare ancora di più sul mercato estero e nel frattempo con gli stranieri organizziamo visite per chi vuole scoprire come si fa il torrone 0ggi”.
Giuseppe Buttitta, che con la sua azienda di produzione di conserve artigianali, punta tutto sulla sicilianità e sul richiamo contino alla cucina delle nostre nonne, punta a portare i sapori più tipici anche nelle case dei siciliani che vivono all’estero. “Stiamo puntando sull’ internazionalizzazione con cataloghi in lingua straniera e abbiamo deciso di aprire il nostro laboratorio alle visite guidate dedicate ai turisti per fare mettere mani in pasta al viaggiatore che così scoprià come si fa l’estratto essicato al sole o la passata di pomodoro”.