sabato, 20 Aprile 2024

Una mostra allo Steri di Palermo racconta l’ascesa dei Chiaramonte in Sicilia

L’ascesa della signoria dei Chiaramonte, tra guerre e lusso, nella Sicilia del Trecento viene ripercorsa in una mostra di preziose opere originali, riproduzioni e filmati. Il percorso espositivo si snoda tra la chiesa di Sant’Antonio Abate, la Sala delle Armi e la Sala dei Baroni nel complesso monumentale dello Steri, ora sede del Rettorato universitario, dimora sontuosa e prestigiosa dei Chiaramonte e dei Ventimiglia.

La mostra, che apre al pubblico il 26 ottobre fino al 6 gennaio 2020, è organizzata dal sistema museale universitario diretto da Paolo Inglese e dall’Area tecnica di UniPa diretta da Antonio Sorce che ne ha curato l’allestimento con la Sovrintendenza ai Beni culturali.

L’esposizione, intitolata “Chiaromonte – Lusso, prestigio, politica e guerra nella Sicilia del Trecento – Un restauro verso il futuro”, racconta prendendo spunto dal restauro del soffitto dipinto della Sala dei Baroni le strategie politiche di una potente dinastia e le committenze architettoniche e artistiche.

Allo Steri vengono esposte opere di arte sacra di committenza nobiliare ed ecclesiastica, tra cui il Crocifisso gotico oggi custodito nella cattedrale di Palermo, la piccola icona con la Madonna portata nel 1309 a Palermo dal beato Atanasio Chiaromonte, fratello di Federico, codici miniati, dipinti su tavola, croci dipinte e suppellettili liturgiche, da calici a reliquiari, provenienti tra l’altro dalle arcidiocesi e dalle diocesi di Palermo, Monreale, Agrigento, Acireale, Caltagirone, Catania, Cefalù, Mazara del Vallo, Messina, Nicosia, Piazza Armerina e dalla Galleria di palazzo Abatellis, dal Museo archeologico regionale “Antonio Salinas”, dalla Biblioteca centrale della Regione siciliana e dal Museo Diocesano di Palermo, da collezioni pubbliche e private.

Nella Sala delle Armi vengono esposti alcuni campioni esemplificativi delle tavole del celebre soffitto dipinto della Sala dei Baroni restaurato e una suggestiva tavola con ceramiche e vetri originali dell’epoca custoditi nei depositi del Museo Salinas.

Ingresso libero, tutti i giorni dalle 10 alle 18.

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