lunedì, 23 Dicembre 2024

Pif racconta i luoghi del suo mito Franco Battiato su Rai3

Quando due siciliani si incontrano e uno decide di raccontare il suo mito, scomparso lo scorso anno. È una grossa responsabilità quella che Pif, ormai affermato regista, si sta prendendo con “Caro Battiato”, il documentario su Franco Battiato, morto lo scorso 18 maggio, che andrà in onda stasera, mercoledì 5 gennaio su Raitre.
Un lavoro che si caratterizza per gli interventi di Morgan, Jovanotti, Gianni Morandi, Emma Marrone, Fiorella Mannoia, Gianna Nannini, Colapesce e Dimartino, Mahmood, ma in particolare per la presenza di Carmen Consoli, che racconterà il dietro le quinte di “Tutto l’universo obbedisce all’amore”, il brano cantato insieme allo steso Battiato e diventato ormai un classico della canzone italiana.
Ma Battiato e Pif si sono mai incontrati? «Effettivamente è accaduto – racconta il regista – dietro le quinte del programma televisivo “E qualcosa rimane”, condotta da Linus di Radio Deejay – gli dissi: “Io non le rivolgerò la parola perché ho deciso che con i miei miti non ci parlo”».

Come reagì Battiato? Sorridendo e facendo scoprire a Pif un suo lato inedito, «visto che era un grande raccontatore di barzellette. E a quel punto la timidezza sparì».
Location principale del documentario è l’arena di Verona, da dove lo scorso 21 settembre è stato organizzato un concerto in onore dello stesso Battiato. Il resto è un ciclo di interviste dove ogni artista racconta il suo Franco, dandone anche una visione inedita. Si scopre così come, nei suoi ultimi anni di vita, Battiato avesse aperto un canale, se non di amicizia, almeno di comunicazione con Emma Marrone, di cui ne ammirava l’energia e che aveva invitato nella sua casa di Milo. Godibilissima anche la testimonianza di Simone Cristicchi, che racconta di avere incominciato ad ascoltare Battiato, dopo il consiglio datogli da Giorgio Gaber.
Non è la prima volta che Pif – in questi giorni impegnato in un tour con il sindacato della Cgil per la promozione del suo film “E noi come stronzi restammo a guardare”, incentrato sui drammi del lavoro dei rider e in onda su Sky – va in onda in un programma su Raitre. In passato aveva infatti creato una serie di documentari quotidiani intitolati “Caro marziano”, di cui “Caro Battiato”, vero alieno del mondo della musica, è un po’ una sorta di continuità.

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