Tutto esaurito negli alberghi di Sciacca e nelle altre attività ricettive della zona. E' Carnevale e la città attende oltre 100 mila visitatori per la sua 111esima edizione, presentata stamattina a Palermo, a palazzo d'Orleans, alla presenza, tra gli altri, del presidente Raffaele Lombardo, dell'assessore regionale al Turismo, Daniele Tranchida, del sindaco di Sciacca, Vito Bono, del presidente della provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi. Ad arricchire il programma del carnevale, dal 3 all'8 marzo, non soltanto le tradizionali sfilate dei carri allegorici, quest'anno 8, e quello di Peppe Nappa, figura simbolo che aprirà i cortei, ma anche una serie di attività collaterali come mostre fotografiche, di ceramiche e di cartoline umoristiche.
"Attorno al carnevale – ha sottolineato il presidente della Regione, Raffaele Lombardo – ruota un'economia del turismo, dell'artigianato e della ceramica che colloca Sciacca in prima fila in Italia".
"Quello di Sciacca – ha detto l'assessore al Turismo, Daniele Tranchida – è uno dei carnevali più antichi e caratteristici della Sicilia e fa parte del calendario dei grandi eventi che la Regione sostiene. Nonostante le ristrettezze finanziarie, abbiamo trovato il modo di sostenere la manifestazione. Sciacca è una sorta di metafora di come vogliamo sviluppare un turismo integrato in Sicilia, perché unisce arte, natura, cultura e artigianato".
"Quest'anno – ha detto il sindaco – abbiamo ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica. Un prestigioso riconoscimento per una manifestazione che presenterà molte innovazioni. Non ci saranno i mini carri, ma soltanto quelli grandi, realizzati grazie alla maestria dei nostri artigiani e sui quali sfileranno tra i 100 e i 150 figuranti in maschera. L'altra innovazione è una provocazione educativa: l'eliminazione dell'alcool. Insieme a 400 chili di salsiccia, sarà offerto ai visitatori, al posto del vino, del succo d'arancia".
Infine, il presidente del consiglio comunale di Sciacca, Filippo Bellanca, ha annunciato il progetto di una fondazione che si occupi per dodici mesi all'anno dell'organizzazione del carnevale, in modo da sgravare di questo compito l'amministrazione.