mercoledì, 13 Novembre 2024

A Bagheria tutto pronto per lo Sfincione fest

Sfincione bianco, prodotto specifico di Bagheria, ma anche rosso, secondo la tradizione siciliana, disponibile per le degustazioni lungo il corso Umberto I nelle ‘casette’ dei panificatori in arrivo da tutta la Sicilia. Ognuno di loro presenterà lo sfincione con le varianti che lo rendono unico in ciascun luogo dell’Isola.Tutto pronto per la 7/a edizione dello “Sfincione fest” nella città di Renato Guttuso e di Giuseppe Tornatore, ma anche delle ville, in programma il 22, 23 e 24 novembre.

Ampio spazio a show cooking, animazione, intrattenimento e spettacoli, con la presenza dei Cugini di Campagna e dei Sugarfree, che si esibiranno sul palco di piazza Madrice. Spazio anche alle ‘guest star’ della cucina, come Giusina in Cucina, Andy Luotto e Tony Lo Coco. A rappresentare lo sfincione bianco saranno nell’ordine il Panificio Conti, l’Antica Focacceria 1956, la Forneria Scaduto e La bontà senza Glutine. Gli altri sfincioni della provincia di Palermo presenti saranno quelli di Piana degli Albanesi, Misilmeri, Palermo, Camporeale, Monreale, Santa Flavia, Ficarazzi e Corleone.

La manifestazione avrà due competizioni promosse dal Molino Riggi: Sicily Young Bakery Competition, che vedrà quattro talenti emergenti contendersi il titolo di miglior giovane panificatore dell’anno, e il campionato nazionale Pizza dell’Identità, una sfida tra quattro regioni: Sicilia, Lazio,Toscana e Campania.

“Anche con lo sfincione – dice Michele Balistreri, presidente dell’Associazione La Piana d’Oro – da anni promuoviamo il nostro territorio. Prevediamo di registrare un fatturato di 4 milioni e mezzo. Lo Sfincione Fest mette insieme operatori e istituzioni e diventa uno strumento di marketing territoriale proiettato allo sviluppo turistico e alla crescita economica”.

“Lo Sfincione Fest – conferma il sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli – celebra non solo un piatto simbolo della nostra tradizione culinaria, ma anche l’anima stessa di Bagheria. Con il suo gusto unico e la sua storia centenaria, è molto più di un semplice cibo. E’ il simbolo di un legame indissolubile con le nostre radici, un patrimonio culturale che abbiamo il dovere di tutelare e promuovere”.

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