Un percorso alla scoperta del Gattopardo, film che nel 1963 sancì uno dei grandi trionfi internazionali del cinema italiano, lanciando una delle immagini più forti e influenti della Sicilia nel mondo. Palermo celebra i 50 anni dall'uscita della pellicola di Luchino Visconti con una mostra multimediale, che si inaugura venerdì 6 dicembre alle 18.
Una mostra che consente al visitatore di attraversare i luoghi fondamentali del film, attraverso una serie di "stanze" ideali: dopo un prologo dedicato al romanzo, il percorso si snoda partendo dal Palazzo Boscogrande (con la presentazione dei personaggi), toccando poi la battaglia di Palermo, il viaggio e la sosta a Donnafugata e infine il clou del film, con il lungo ballo finale e l'epilogo all'alba. Sulle pareti della Sala Duca di Montalto si mostrano le fotografie di scena, come in un ideale "cineracconto", accompagnate da documenti, lettere, bozzetti, costumi, mentre i monitor alle pareti trasmettono brani di interviste in gran parte inedite a più di trenta testimoni, tra cui Goffredo Lombardo, Burt Lancaster, Suso Cecchi d'Amico, Giuseppe Rotunno, Claudia Cardinale, Piero Tosi. In una saletta ricavata al centro della sala sono visibili tre documentari che, in decenni diversi, hanno raccontato l'epopea del romanzo e del film.
Sabato 7 dicembre, giorno successivo all'inaugurazione della Mostra, la Sala Gialla del Palazzo dei Normanni ospita una Giornata Internazionale di Studi dedicata ai rapporti tra il romanzo e il film, all'eredità di questi due grandi testi del '900 italiano e alla loro ricezione internazionale.
Contemporaneamente, dal 6 all'8 dicembre, la Sala Cinematografica Vittorio De Seta propone una rassegna cinematografica, con titoli – tra gli altri – di Roberto Andò, Ugo Gregoretti, Franco Maresco e Giuseppe Tornatore, che saranno presenti in sala.
Le diverse iniziative rientrano nel progetto "C'era una volta in Sicilia" – concepito da Regione Siciliana (Assessorato Turismo e Sicilia Film Commission), Sensi Contemporanei, Centro Sperimentale di Cinematografia e Fondazione Federico II per celebrare i cinquant'anni del film di Luchino Visconti.