Ustica chiude l’estate con un nuovo festival


Cinque appuntamenti, tra teatro civile, tradizione e musica, per un piccolo ma prezioso festival che parla di memoria, impegno e visioni. Tutto questo è Isola di Culture che si apre oggi, sabato 30 agosto e andrà avanti fino a mercoledì 3 settembre al Teatro Comunale di Ustica:una rassegna compatta e intensa.

“L’estate usticese si chiude con questa manifestazione con artisti molto amati e di livello nazionale – spiega il sindaco di Ustica Salvatore Militello -: il titolo “Isola di Culture” dice tutto, racchiude tutto il nostro mondo e la nostra comunità”.

Il percorso si apre sabato (30 agosto) alle 20 con “… dove le stesse mani”, scritto e diretto da Dario Mangiaracina e Dario Muratore (in scena Muratore, con le musiche originali di Mangiaracina, del duo La Rappresentante di Lista, produzione Quartiatri): italiano e dialetto che si assommano e cuciono l’uno sull’altro per il racconto di un uomo ucciso dalla mafia … per sbaglio. Nel suo sogno ereditato dal cugino, riaffiorano infanzia, filastrocche, fame, i numeri del lotto, e un “giardino dei morti di mafia” che diventa paradiso laico: un racconto che sfila, con ironia e pietà, gli errori di una terra.

Stessa sera ma alle 22 arriva a Ustica “Oltre il sole e la luna c’è le stelle – Cantazione clandestina per Danilo Dolci” di e con Ugo Giacomazzi e Luigi Di Gangi. Un cerchio/”limone” di luce che richiama Cortile Cascino, da cui appaiono come fantasmi la povera gente e i pescatori, ma anche intellettuali e politici (da Sciascia a Montanelli, Fellini, il cardinale Ruffini, Bernardo Mattarella). Tra improvvisazione e “cerchi maieutici”, gli stessi che Danilo Dolci organizzava a Spine Sante, il quartiere più povero di Trappeto, dove aveva deciso di trasferirsi dal Nord. Qui il teatro diventa pratica d’ascolto, utopia concreta, invito a guardare il mondo “all’incontrario”. Uno spettacolo di Teatri Alchemici in collaborazione con Centro Danilo Dolci.

Lunedì 1 settembre alle 21.30 è la volta della presentazione live del nuovo disco di Angelo Sicurella, “Ancora più buio” (voce e sintetizzatori) in trio con Roberto Costa Pisk (synth e programmazioni) e Giorgio Bovì (batteria e drum pad): elettronica analogica e tagliente, mood notturno fra rock e industrial, un’ora di musica “a fiato corto” che fotografa l’avidità del presente ma rilancia un inno a restare umani, nonostante tutto affondi inesorabilmente.

Martedì 2 settembre alle 21.30 “Sulis e Spitaleri” ripercorre la carriera di Dario Sulis, dalle collaborazioni con Rosa Balistreri, Franco Battiato, Mario Venuti, all’esperienza multietnica con i Sun, fino alle composizioni più recenti. Con Dario Sulis alle percussioni, ci sarà l’amico musicista di lungo corso, il pianista e compositore Diego Spitaleri.

Chiude la rassegna mercoledì 3 settembre alle 21.30 Donatella Finocchiaro con “Rosa cunta e canta”: un canto-racconto che attraversa la vita non felice di Rosa Balistreri per restituire la forza arcaica di una voce capace di sublimare il dolore di un popolo.

Il festival è organizzato dal Comune di Ustica e da CoopCulture in collaborazione con il Collettivo Genìa e l’associazione culturale Kangaroo, sostenuto dall’assessorato regionale al Turismo. L’ingresso è libero.

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