Ustica tagliata fuori dalla Sicilia e dal continente
04 Agosto 2025, 12:20
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la missiva inviata da Angelo Todaro, delegato Federalberghi Palermo per l’insularità e la continuità territoriale dell’isola di Ustica, al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani e all’assessore alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Aricò sulla drammatica condizione dei collegamenti marittimi tra Palermo e l’isola di Ustica, che mina ogni possibilità di sviluppo economico, sociale e turistico dell’isola stessa.
“Nonostante le infinite potenzialità naturalistiche, archeologiche e ambientali, prima Riserva Marina d’Europa, paradiso per subacquei, studiosi e turisti, l’isola è di fatto tagliata fuori dalla Sicilia e dal continente. La continuità territoriale, sancita nei principi costituzionali e nelle politiche europee per le isole minori, è oggi inesistente.
Le condizioni del trasporto marittimo sono ormai insostenibili:
- Navi e aliscafi vetusti, soggetti a continue avarie, inadatti a garantire affidabilità e regolarità del servizio;
- Collegamenti frequentemente annullati per condizioni meteo marine anche con mare poco mosso;
- Limitazioni di trasporto passeggeri a causa di carichi di benzina, GPL o altri materiali;
- Attracco portuale mal progettato, inadeguato e soggetto a forti risacche, a causa della infelice scelta del molo “Cimitero”;
- Biglietti dal costo elevato, che impediscono a molte famiglie perfino una semplice gita giornaliera;
- Disservizi ricorrenti, tra cui ritardi, scioperi, avarie e indisponibilità della biglietteria elettronica;
- Totale assenza di certezze nei mesi invernali, in cui l’isola resta abitata da appena 600/700 persone.
A testimonianza concreta, si allegano i comunicati ufficiali delle compagnie di trasporto relativi a luglio e in izio agosto 2025, che confermano un quadro allarmante di cancellazioni, limitazioni e disagi quotidiani. È evidente che l’attuale sistema è fragile, imprevedibile e inadeguato.
Questa situazione scoraggia il turismo, penalizza l’economia locale e compromette la vivibilità dell’isola.
In una parola: isola abbandonata.
Non possiamo continuare a evocare il rilancio delle isole minori, l’insularità, la valorizzazione turistica della Sicilia, se poi Ustica con la sua storia, il suo patrimonio ambientale, le sue strutture resta irraggiungibil e o isolata per giorni interi.
In qualità di Delegato Federalberghi Palermo per l’insularità e la continuità territoriale dell’isola di Ustica, nonché imprenditore, rivolgo un appello forte e urgente alla Regione Siciliana affinché:
- Si convochi un tavolo tecnico permanente con operatori economici, cittadini e autorità locali dell’isola;
- Si proceda con un serio studio di fattibilità per la messa in sicurezza e riprogettazione del porto;
- Si sostituiscano le unità navali attualmente in servizio con mezzi moderni, stabili e meno esposti ai con dizionamenti atmosferici;
- Si adotti una politica tariffaria accessibile, soprattutto nei mesi estivi e nei fine settimana;
- Si garantisca una programmazione invernale stabile e vincolante, anche con mezzi più piccoli ma frequenti;
- Si preveda l’introduzione di standard di servizio minimi e obbligatori, con penali per le inadempienze contrattuali dei vettori.
Ustica non è solo un patrimonio naturale: è una comunità, una destinazione strategica per la Sicilia, un simbolo dell’insularità reale.
Non possiamo più tollerare che sia trattata come un problema secondario.
Chiediamo rispetto. Chiediamo diritti. Chiediamo soluzioni”, conclude la lettera firmata da Todaro.