venerdì, 22 Novembre 2024

Il neo assessore al turismo Scarpinato si racconta a Travelnostop

A pochi giorni dal suo insediamento, Francesco Paolo Scarpinato, neo assessore regionale al turismo in quota FdI accetta l’invito di Travelnostop.com a presentarsi al mondo delle imprese turistiche siciliane. Lo fa qualche giorno dopo aver avuto una riunione con il personale in un momento particolarmente delicato della vita amministrativa di questa Regione, alle prese con problemi di bilancio, e di una classe dirigente penalizzata da pensionamenti, prepensionamenti e con quadri intermedi fortemente demotivati.

“Un primo doveroso e rispettoso passaggio – esordisce Scarpinato – per conoscere e conoscerci, nella convinzione che tutto il team, guidato da Manlio Messina e Lucia Di Fatta,  abbia dato un forte impulso a tutto il settore con il progetto del See Sicily quale strumento di contrasto ai guasti causati dal periodo pandemico. Oggi, tutti noi dobbiamo essere loro grati perchè possiamo guardare al futuro con un cauto ottimismo, per ricostruire, rilanciare e consolidare la nostra offerta sui mercati internazionali”.

L’immagine della Sicilia ha recuperato la sua positività e attrattività, ricordiamo, ma c’è ancora tanto da fare e a Scarpinato chiediamo quali considera le priorità da mettere in cantiere nei prossimi 100 giorni. “Intendo dare, anche per convinzione, continuità all’azione avviata da Manlio Messina su azioni e provvedimenti strategici quali la legge sul turismo, il Codice Identificativo Regionale, che considero prioritariamente uno strumento a tutela dei consumatori, ma anche di emersione degli invisibili e di contrasto agli abusi diffusi, consapevoli o inconsapevoli. Certo – aggiunge Scarpinato – nessuna volontà punitiva per cui non si escludono correttivi là dove si rendessero necessario”.

L’allungamento delle stagionalità insieme alla necessità di sviluppare azioni politiche e di mercato a favore del trasporto aereo per sviluppare maggiori collegamenti aerei diretti per intercettare flussi turistici anche di fascia medio alta sono i due punti profondamente condivisi. Lo sguardo attento conferma la curiosità dell’uomo ma anche lo spirito imprenditoriale che trae origine da una educazione militare tesa ad individuare la soluzione.

“Sì, va bene il mercato europeo – dice – ma bisogna puntare sui mercati di lungo raggio, da quelli americani a quelli del Sol Levante ed orientali in genere. Occorre una interlocuzione più ampia e franca con tutti i soggetti potenzialmente interessati, a cominciare dalle società di gestione aeroportuali, operando con una visione strategica di sviluppo che superi i localismi e punti ad azioni sinergiche di ampio respiro”.

Tra le cose da avviare nei primi 100 giorni ci sono anche azioni congiunte con l’Assessorato ai Beni Culturali puntando sulla valorizzazione dell’identità turistica siciliana. Non a caso si sofferma su quelle nicchie di mercato che vanno dal “wedding tourism” a quello più identitario che ama definire come il “turismo della memoria” e cita il prossimo Forum sulla pace che ospiterà i rappresentanti di Accademie e Scuole Militari di 50 nazioni che si svolgerà a fine marzo a Piazza Armerina.

Una “offerta turistica integrata 4.0”, la definisce Scarpinato, per avviare un percorso comune ed esclusivo grazie all’immenso patrimonio culturale in grado di costituire quell’elemento distintivo anche sul piano motivazionale ed emozionale oltre che un valore aggiunto di una offerta culturale di alto livello. Un percorso di contaminazione ed integrazione da avviare anche con altri settori economici e produttivi della Regione che, dalla filiera turistica, possono trarre oggettivi vantaggi e non solo economici.

Scarpinato è un fiume in piena, tra tante idee, alcune riflessioni, tanto il desiderio di conoscere e di fare e principalmente di fare bene. Il telefono non smette di squillare, si ferma il tempo necessario ad inviare il messaggio “ti richiamo”. Gli unici squilli a cui da riscontro sono quelli dei figli, il più grande dei quali, ventiduenne, si laurea l’indomani. L’entusiasmo del padre è pari a quello del politico chiamato ad assolvere a un compito non facile ma entusiasmante al quale vuole dedicare passione, dedizione, entusiasmo e competenza che il tempo e la capacità di ascolto saprà colmare.

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