Il viaggio A/R di Giovanna Gebbia alla riscoperta dell’anima dell’entroterra


“Sono partita nel ‘90 per studiare all’Accademia di moda e costume di Roma, ho lavorato a Milano come designer e poi ho deciso di tornare, negli anni in cui nessuno tornava. Ho pensato che in Sicilia c’era veramente la possibilità di costruire qualcosa promuovendo il nostro modo di vivere”. Esordisce così Giovanna Gebbia, guida ambientale, pioniera del turismo relazionale nelle Petralie e autrice del libro Sulle tracce del passato, che si racconta a Travelnostop.com, partendo dal suo personale rapporto con l’Isola e di come questo abbia influenzato il suo percorso professionale: “il mio è un rapporto viscerale”, spiega.

Quando le chiedono dove sarebbe voluta nascere se non in Sicilia, la sua risposta è “in nessuna parte del mondo”, non solo per una questione di affezione alle origini, ma perché vede la Sicilia come un piccolo scrigno che racchiude tutta la bellezza che si può trovare girando per il globo. “Se scatti una fotografia sul paesaggio vulcanico dell’Etna potresti dire di essere alle Galápagos, così come il mare cristallino dello Zingaro potrebbe passare per quello delle Hawaii”. Per questo per Gebbia questa terra è insostituibile.

Oggi vive tra Cefalù, Palermo e il piccolo borgo di Petralia Soprana, in una casa antica che ha ristrutturato e dove pratica ospitalità per i visitatori occupandosi anche della promozione del borgo con il suo lavoro di marketing e comunicazione. Cas’Antica Soprana non è un semplice bed & breakfast, ma un piccolo presidio culturale ed esperienziale, incastonato nel cuore delle Madonie, nel borgo più alto della Sicilia.

Nel suo progetto Cas’Antica Soprana ospitalità e cultura siciliana si fondono in maniera naturale: “Ospitare è diverso dal solo accogliere”, racconta. Chiunque può rivolgersi a un turista con un “buongiorno e benvenuti, qui ci sono le chiavi”. Diverso è mettersi a disposizione, raccontare il territorio, suggerire posti dove assaporare il cibo locale: è questo lo spirito non solo di Cas’Antica Soprana, ma anche dell’attività di Gebbia come guida ambientale escursionistica sulle Madonie.

“Per me è centrale fare scoprire la Sicilia che i turisti non si aspettano, far vivere le esperienze più autentiche, visitare gli scorci più nascosti”. A tal proposito racconta che molti visitatori rimangono stupiti nello scoprire che anche in Sicilia c’è la neve, “e allora vogliono vedere le foto, vogliono tornare per scoprire questo posto lontanissimo dalle destinazioni classiche come Palermo o Agrigento, quelle che però, bisogna dirlo, hanno permesso alla Sicilia di essere conosciuta. Poi per fortuna abbiamo imparato a puntare sulle piccole realtà”.

Un esempio di donna che, dopo aver cercato la sua strada fuori dalla Sicilia, ha deciso di tornare e mettere in pratica le competenze acquisite per valorizzare e promuovere con il suo lavoro il territorio siciliano.

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