Due "barconi" di clandestini, giunti sulle coste di Lampedusa nei mesi scorsi, faranno parte dell'esposizione del nuovo padiglione permanente "Memoria e Migrazioni (MEM)" che verrà inaugurato il 17 novembre al terzo piano del Galata Museo del Mare di Genova, il più grande e innovativo museo marittimo che racconta la storia delle migrazioni dall'Unità d'Italia fino ai giorni nostri.
"Il ricordo di ciò che è avvenuto a Lampedusa – afferma l'assessore regionale per i Beni culturali, Sebastiano Missineo – resterà per sempre nell'animo e nelle coscienze dei siciliani. Accogliamo favorevolmente il progetto del Museo del mare e della navigazione di Genova perché questa iniziativa va oltre la tragedia e svela i sentimenti di accoglienza e solidarietà dimostrati dai siciliani nei confronti di chi è stato costretto a compiere questo viaggio di disperazione e speranza".
Per il sindaco di Lampedusa, Dino De Rubeis "La consegna dei barconi ha assunto un valore fortemente simbolico. Noi lampedusani non siamo stati solo testimoni di questa storia, ma siamo stati protagonisti, con i nostri pescatori che avvistavano e tantissime volte hanno salvato direttamente le persone in pericolo, oppure con l'aiuto immediato dato alle persone che si ritrovavano sull'isola senza avere più niente. A Genova rimarrà vivo il ricordo dell'emergenza affrontata a Lampedusa".
Non è stato semplice donare al museo di Genova i due barconi: pur avendone a disposizione centinaia nella sola isola di Lampedusa, queste imbarcazioni per legge sono condannate alla distruzione.
"Sarà un modo per guardare in modo diverso a questo fenomeno – conclude Maria Paola Profumo, presidente del Museo del Mare di Genova – e i barconi sono la testimonianza di quanto avvenuto".