giovedì, 2 Maggio 2024

Lampedusa, i veri deterrenti? Il costo dell’aereo non i migranti

I turisti neppure si accorgono degli sbarchi ma il tutto esaurito negli hotel è lontano ricordo

Se non ci fossero tv e giornali non saprebbero nulla di ciò che accade a qualche centinaio di metri dalle loro sdraio, dai loro ombrelloni. Le tragedie dell'immigrazione, le storie e i trasferimenti dei disperati che approdano a Lampedusa non sono neppure lo sfondo sfocato della loro vacanza. Semplicemente non esistono. "Noi non ci accorgiamo di niente – dice all'Ansa Lorenza, 33 anni, di Monza, turista alla sua prima volta nelle Pelagie – dei 25 morti arrivati sul barcone ce l'hanno detto i nostri familiari. Ci hanno chiamato per chiederci se lo sapevamo e se stavamo bene, come se questa cosa in qualche modo potesse coinvolgerci".
"Tragedie tremende – dice Tony Martello, proprietario di uno dei più noti hotel dell'isola – che ci sconvolgono, ma che davvero noi viviamo da lontano, sugli schermi tv". Il suo albergo, a due passi dalla spiaggia delle Guitgia, è quasi pieno. Il 'tutto occupato' degli anni scorsi è un lontano ricordo. "C'è una crisi nera – spiega – e tutto per colpa dei media, perché da noi gli immigrati arrivano da 20 anni e, tranne ad aprile, quando c'é stato il flusso ininterrotto dalla Libia, non hanno mai inciso sulla vita dell'isola". Eppure, nonostante le rassicurazioni degli operatori turistici e dei vacanzieri un calo nelle presenze c'é stato. "Meno 90% ad aprile, meno 80% a giugno e meno 70% a luglio – sottolinea Martello – perché la verità è che tra le tv e questo governo, che per noi non ha fatto nulla di quanto promesso, quest'anno siamo davvero in crisi nera".
Piuttosto a scoraggiare chi pensa di venire a Lampedusa sono i costi: soprattutto quelli dei voli. "Da Pisa – racconta Maria – io, mio marito e nostra figlia abbiamo speso 870 euro di aereo. Con la stessa cifra si va sul Mar Rosso in pensione completa. Questi sono i veri deterrenti, non i migranti".

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