sabato, 21 Dicembre 2024

Ryanair e la crociata contro l’addizionale. E se ci fosse un’alternativa?

(di Toti Piscopo) Cinque lettere inviate a Schifani, senza alcuna risposta, e una lotta contro l’addizionale comunale che con la Winter in arrivo si fa sempre più pressante. Eddie Wilson, ceo di Ryanair, torna all’attacco per chiedere di eliminare quella tassa che pesa 6,50 euro su ogni biglietto aereo. Altrimenti, dice, e sembra una minaccia, la compagnia irlandese sarà costretta a spostare i suoi aerei in Calabria, dove al contrario della Sicilia, la tassa è stata abolita da qualche mese.

Intervistato da Repubblica, il manager che nelle prossime due settimane sarà in Sicilia, fa sapere che l’abolizione della tassa, solo sulle rotte nazionali, costerebbe circa 39 milioni, che è esattamente la cifra che il governo Schifani ha stanziato quest’anno per la “politica di sconti” destinata solo ai residenti e che è risultata “fallimentare”, come sostengono le associazioni dei consumatori, e che discrimina i siciliani non più residenti e i turisti.

Dunque, mentre Aeroitalia annuncia l’apertura di nuovi voli da Catania e Comiso per la stagione invernale (vedi news) e Aerolinee Siciliane pare sempre più pronta al decollo a maggio 2025 dopo il nuovo aumento di capitale (vedi news), il focus continua a essere la questione dell’abolizione dell’addizionale comunale. Un argomento che, nel corso della scorsa edizione di Travelexpo ad aprile (vedi news), era rientrato tra le proposte rivolte ai governi nazionale e regionale per incentivare i flussi turistici in Sicilia nel periodo novembre-marzo.

La proposta, è opportuno ricordare, costituisce una possibile soluzione mediata per evitare contrapposizioni che non fanno bene a nessuno e che non devono nemmeno danneggiare nessuno, particolarmente i siciliani stanchi di pagare balzelli. La proposta formulata, ampiamente condivisa dalle Organizzazione Confederali e rivolta al governo regionale, era di farsi carico dell’addizionale di 6,50 (di competenza dello Stato) per i passeggeri trasportati da e per la Sicilia nel periodo novembre/marzo per favorire quei processi di allungamento delle stagionalità in Sicilia.

Una destinazione che, in atto, gode di un alto livello di attrattività ed affidabilità che può diventare trainante di un’offerta turistica praticabile nei mesi suddetti. Un modello nuovo per rilanciare una collaborazione pubblico-privato, come peraltro dimostra la nuova esperienza di Aerolinee Siciliane, forte di un azionariato popolare particolarmente significativo, espressione di una volontà diffusa accresciuta da una riscoperta di un’identità siciliana più orgogliosa e meno succube. Peraltro, il mercato ha dimostrato che le posizioni predominanti non favoriscono certo la concorrenza del mercato libero che si sviluppa laddove ci sono parità di condizioni e trattamenti. Riflessioni non peregrine in un periodo in cui questo mondo sembra essere una pentola a pressione e le parole, al pari dei fatti, devono costituire elementi di condivisione e non certo di contrapposizione.

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