"Ospitalità, mare, cibo, sole, caldo. Sono le parole più utilizzate dai turisti italiani e stranieri per indicare la Sicilia". Lo ha detto Alessandro Ricci, presentando nel corso del convegno "Destinazione Sicilia" l'indagine condotta dalle Società IZI e Simulation Intelligence per analizzare il grado di attrattività turistica della Sicilia condotta su 6 mila turisti che avevano pernottato almeno una notte in Sicilia durante la scorsa stagione turistica. Di questi 6 mila, 2mila turisti sono siciliani (intervistati nei principali punti turistici), 2 mila italiani e 2 mila stranieri (nei punti di frontiera come porti e aeroporti).
Ricci ha quindi elencato i motivi di un viaggio in Sicilia che sono da ricercare principalmente nella motivazione vacanziera. Ma è molto forte anche il tema della relazioni amicali e parentali, anche tra gli stranieri. "C'è una sorta di cordone ombelicale tra la Sicilia e i suoi figli" ha detto Ricci.
Per decidere di andare in Sicilia si ricorre prevalentemente al passaparola ma anche a internet, soprattutto gli stranieri.
Secondo l'indagine l'immagine della Sicilia è sostanzialmente positiva: evoca sole, calore, mare, cielo, la frase più utilizzata è 'calda, soleggiata e luminosa' ma anche ricca di tradizioni e di folklore. In una parola la vacanza in Sicilia vuol dire mare, senza distinzione di percezione tra italiani e stranieri. Ma in Sicilia, a differenza di altre mete, c'è la possibilità di abbinare mare e cultura. Ecco perché i turisti danno un voto di 8,3 alla Sicilia contro un voto media di 8,1 assegnato ai suoi competitor che in Italia sono Sardegna, ma anche Calabria e Puglia e all'estero Spagna, Grecia e Francia (Corsica). Rispetto alle altre mete, la Sicilia ha come punti di forza il patrimonio artistico e culturale e l'ospitalità, intesa come carattere intrinseco dei siciliani.
"Non mancano ovviamente le criticità – ha sottolineato Ricci – si tratta soprattutto dei servizi al turista (accoglienza, ricettività). Per questo occorre lavorare sulla qualità istituendo marchi di qualità e lavorando sulla formazione degli operatori. Altro punto debole sono i servizi informativi (turisti stranieri orientati, faticano ad orientarsi). E' dunque necessario realizzare portale informativo evoluto come hanno fatto in Trentino e costruire piattaforme per dispositivi mobili. Anche l'accessibilità e la mobilità interna penalizzano il turismo, per questo occorre potenziare i collegamenti low cost e servizi di autonoleggio magari anche calmierando i prezzi. Infine – ha concluso – si dovrebbero anche potenziare gli strumenti di comunicazione non tradizionali, investire sulla Film Commission e razionalizzare il calendario degli eventi".