A Selinunte le piante selvatiche coprono gli scavi
Allarme delle guide turistiche: cancellati i percorsi e zecche e serpenti rendono pericolosi i tour


E' Selinunte o la savana? Il sito archeologico di Selinunte vive una profonda fase di degrado coperto come è da erbacce e non solo. A lanciare l'allarme è Giovanni Masaniello, presidente di GTA, Associazione guide turistiche associate, Palermo che ha inviato alla redazione di sicilia.travelnostop.com una sequenza di fotografie che testimoniano lo stato dei fatti. "Le piante selvatiche sono ad altezza d'uomo – sottolinea – hanno cancellato i percorsi dei turisti e ne rendono pericolosa la visita per la presenza di zecche e serpenti. Purtroppo anche gli scavi non si vedono quasi del tutto. Le erbacce coprono anche l'altare del Tempio "A", il più monumentale, risalente al V sec a.C. Ma anche a Segesta la situazione non è migliore".  Per questo motivo, le guide sollecitano un pronto intervento da parte delle autorità competenti.

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