venerdì, 27 Dicembre 2024

Caso ‘Grandi Eventi’, la lettera di Dora Piazza

La dirigente: il mio Ufficio ha sempre contestato l’irregolarità di alcuni finanziamenti disposti

Sul caso della gestione dei Grandi Eventi da parte dell'assessorato regionale al Turismo, pubblichiamo una lettera di Dora Piazza, dirigente dell'area sviluppo, analisi, bilancio e attivazione dei fondi europei della Regione siciliana.
"Facendo violenza ai miei codici comportamentali, ritengo sia giunto il momento di formulare qualche breve precisazione in ordine alla gestione dei grandi eventi da parte dell'assessorato regionale al Turismo.
Dall'avvio della programmazione del PO 2007-2013, in quanto dirigente responsabile del'Area 2, mi sono occupata dei controlli sulla regolarità dei finanziamenti comunitari disposti in favore di tali manifestazioni ed in tale veste, ho avvertito da subito, la fragilità e le carenze del sistema amministrativo adottato, sollecitando formalmente, con vari e ripetuti atti, i soggetti responsabili ad adottare i correttivi necessari, volti a garantire sia la reale rispondenza delle operazioni agli obiettivi di sviluppo socio-economico posti dalla Ue alla base dei finanziamenti attivati che la correttezza della gestione finanziaria-contabile.
Ed ho ripetutamente e formalmente paventato proprio, quale triste e inascoltata Cassandra, l'infausto rischio della impossibilità di rendicontazione alla Ue della ingente spesa impegnata per tale settore.
L'Ufficio da me diretto ha, anche, sempre formalmente, contestato la irregolarità di singoli e molteplici finanziamenti disposti, non ammettendoli a certificazione alla Ue, a seguito dell'accertamento di svariate cause di non ammissibilità (procedure di appalto irregolari, spese non ammissibili etc..), particolarmente ricorrenti soprattutto nelle ipotesi di gestione di grandi eventi a titolarità attraverso funzionari delegati.
Parimenti, non ho esitato, dinanzi a situazioni di certa evidenza, a interessare direttamente, motu proprio, l'Autorità Giudiziaria.
Peraltro, aggiungo, sorvolando inutili tecnicismi ostici a chi legge, che la strutturazione operativa prevista per la gestione degli eventi, faceva sì che l'unico livello di controllo ( peraltro ex post dopo l'avvenuta realizzazione e la liquidazione della spesa) sugli atti esecutivi posti in essere per la gestione degli appalti per la realizzazione delle manifestazioni si attestasse solo sull'ufficio da me diretto.
Da qui la pesantezza di un lavoro capillare ed enorme, portato avanti con tanta fatica e con la forza di volontà dei colleghi della struttura che mi hanno collaborato nel corso degli anni, e svolto in clima di aperta ostilità e continua contrapposizione con la politica, l'utenza esterna e i colleghi funzionari delegati ‘controllati', e di grande solitudine ed isolamento che ha continuato sino alla recente cessazione dal mio ufficio.
Per questo voglio augurarmi che in ordine al cambio dei vertici disposto dall’assessore Stancheris degli uffici che si occupano di grandi eventi e di fondi europei (quest’ultimo da me dapprima occupato) non venga mal interpretato e non getti ombra, ingenerosamente, sul mio faticoso e solitario operato".

 

 

 

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