Dopo le proteste di passeggeri, lavoratori, sindacati e amministratori, anche le agenzie siciliane fanno sentire la loro voce sui tagli effettuati da Trenitalia sui convogli a lunga percorrenza dal Sud verso il centro-Nord e viceversa ridotti dallo scorso 11 dicembre da 26 a 10, tutti con fermata finale a Roma.
Oggi riceviamo e pubblichiamo la lettera che la Sichelia Viaggi di Belpasso ha inviato a Trenitalia per spiegargli le ragioni che l'hanno portata a non rinnovare il contratto. L'occasione è propizia per lanciare un invito ai nostri lettori affinché partecipino alla discussione, che abbiamo affrontato più volte nei giorni scorsi, inviando le loro opinioni, esperienze e commenti. L'argomento potrebbe essere ulteriormente dibattuto nel corso del convegno "Mondo-Sicilia a/r" in programma a TravelexpoIn a fine gennaio a Palermo.
"Ecco qualche piccola difficoltà che mi ritrovo ad affrontare come agenzia storica e dopo 25 anni di vendita di biglietti ferroviari – scrive Giuseppa Motta – Intanto devo subire l'umiliazione e l'imbarazzo di dare certe informazioni. Un esempio? Catania-Catanzaro: circa 18 ore con 4 cambi. Non abbiamo più un collegamento diretto col nord Italia e qualora riuscissimo a vendere il prodotto notte + AV il nostro cliente sarà costretto a ritirare il biglietto alla stazione di Catania, sempre ammesso che la macchinetta sia in funzione. Ma vista l'efficienza che caratterizza Trenitalia (a cominciare dal servizio informazioni e assistenza per finire nello stato in cui si trovano le carrozze vecchie e lerce) qualche dubbio mi rimane. Non possiamo fare rimborsi, non possiamo fare comitive, non possiamo vendere auto al seguito e non so neanche se il servizio è ancora attivo.
Una ulteriore considerazione la faccio poi come cittadina e non come titolare di agenzia che in 25 anni ha creduto nel prodotto Trenitalia e i fatturati degli anni passati lo dimostrano. Sono indignata da questa scelta criminale che aumenta in maniera esponenziale il grado di inquinamento del nostro paese. Indirizzare tutto il traffico sud-nord su bus e aerei significa distruggere l'ambiente dei nostri figli e nipoti; sono tutti single coloro che prendono queste decisioni o se ne fregano anche del futuro dei loro figli? O pensano stupidamente che cambiare stato li preserverà dalla catastrofe ambientale? Sono indignata anche per una ragione che è pure sentimentale: la nostra generazione ha fatto i primi viaggi in treno da soli verso i vent'anni, e non per emigrare, il treno si prendeva con gioia, cosa non più possibile allo stato attuale! E le persone che non vogliono prendere l'aereo perché ne hanno paura, vogliamo parlarne o glieli cacciamo a bordo con forza? Stamattina ero alle prese con dei clienti per una crociera che parte da Genova e la signora pensava di arrivarci in treno. Beh, qualcuno ha deciso che non lo può fare più. L'ultimo dettaglio? Questo sfacelo si è compiuto incassando i soldi pubblici di noi contribuenti. Ma davvero alla luce di tutto questo ci sono ancora i margini per una eventuale discussione?
Per questi motivi, la Sichelia Viaggi sas di Belpasso, della quale sono titolare, non rinnova il contratto per la vendita dei biglietti ferroviari e invita le altre adv a fare la stessa cosa".