martedì, 16 Aprile 2024

Dal Teatro Massimo alla Gesap in ricordo delle stragi del ’92

In occasione del trentennale dalle stragi del ’92, continua a suscitare grande interesse tra i passeggeri in transito la mostra permanente in aeroporto realizzata come omaggio alla memoria e al sacrificio dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. L’installazione fotografica in sala per-imbarchi ricostruisce – attraverso le immagini private messe a disposizione dai familiari e dall’archivio fotografico dell’Ansa – la vita dei due giudici: l’adolescenza a Palermo, l’ingresso in magistratura, la nascita del Pool antimafia, il maxiprocesso, le stragi del ’92.
La mostra è un vero e proprio percorso di educazione alla legalità e alla memoria, che ha l’obiettivo principale di far conoscere ai giovani chi erano Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e cosa accadde nel 1992.

Inoltre, domani, martedì 19 luglio, nel 30° anniversario della strage di via d’Amelio il Teatro Massimo di Palermo presenta,  al Teatro di Verdura, Falcone e Borsellino. L’eredità dei giusti, un racconto in musica, canto, parole e immagini, l’atteso epilogo della stagione di opere, concerti e spettacoli, dedicata quest’anno a commemorare il trentennale delle stragi mafiose che sconvolsero la comunità cittadina e il Paese.

“L’arte, la musica, il teatro contribuiscono al progresso civile della società, svegliano le coscienze – sottolinea Marco Betta, sovrintendente della Fondazione Teatro Massimo – l’opera di Marco Tutino è un importantissimo momento di riflessione, di consapevolezza e di opposizione trent’anni dopo le stragi, contro la violenza mafiosa”.

Lo spettacolo è diviso in tre parti narrativamente e temporalmente riconoscibili: Le Stragi, La Reazione e Il Presente. Musica, immagini, canto e narrazione si intrecciano con delicatezza e intensità ai documenti video originali messi a disposizione da RAI Teche, e alla drammaticità della voce di Paolo Borsellino che, dopo la morte di Giovanni Falcone, denuncia l’isolamento in cui era stato lasciato l’amico. Orrore, paura e senso di sconfitta, lo sgomento di un intero paese, la morte della speranza, l’Italia in lutto: questo emerge con forte intensità. E ancora, i rimandi poetici a Gesualdo Bufalino, il ricordo corale di quei giorni, che dal senso di sconforto vira al desiderio di riscatto, individuale e collettivo; ecco, dunque, le assemblee, le piazze gremite, il coraggio dei giovani, il riaffermarsi dei valori imprescindibili di verità, giustizia, onestà. Infine, ci si interroga su quale sia l’eredità lasciata dai Giusti. Nella seconda parte (insieme alle musiche composte appositamente per lo spettacolo) è stato inserito anche il Libera me Domine su testo del poeta Ignazio Buttitta che Marco Tutino realizzò nel 1993 per il “Requiem in onore delle vittime di mafia”.

Sempre martedì 19 luglio, alle 21.10 in concomitanza con l’esecuzione dello spettacolo al Teatro di Verdura, andrà in onda su Sky Classica HD, “Cenere”, l’opera-inchiesta di Gery Palazzotto, prodotta dal Teatro Massimo, che ripercorre proprio quei giorni drammatici della storia recente del nostro Paese che culminarono con le stragi del 23 maggio e del 19 luglio. “Ci vuole coraggio per parlare con sincerità di tutto questo – si legge nel testo di presentazione del programma – e il coraggio lo hanno avuto il Teatro Massimo di Palermo e lo scrittore Gery Palazzotto, producendo e mettendo in scena una trilogia dedicata ai misteri legati a quelle morti”.

Falcone e Borsellino. L’eredità dei giusti
Martedì 19 luglio
Teatro di Verdura, Viale del Fante, 39
Inizio spettacolo ore 21:15
Biglietti: da 5 a 30 euro.

Cenere
martedì 19 luglio, ore 21:10
su Sky Classica HD

 

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