“La stampa di settore è sempre stata molto attiva e più avanti anche di noi operatori. All’inizio ci portava modelli stranieri, e ancora oggi riveste un ruolo importante. E anche durante pandemia, ha continuato a tenerci informati e aggiornati”. Lo ha detto Antonio Carito, pioniere del turismo e patron di Utac Viaggi intervenendo alla maratona di 11 ore di travelnostop.com dal titolo “ASPETTANDO IL 2021… DIAMO UN CALCIO AL 2020”, ancora visibile sulla nostra pagina facebook.
“Nella fase di lancio del nostro settore, tra gli anni ’70 e l’inizio degli ’80, fu molto importante contare su una stampa turistica così varia – ha ribadito Carito – e poi la stampa specializzata ha dato vita anche alle più importanti manifestazioni turistiche del nostro Paese. Oggi si dovrebbe arricchire dando uno spazio più ampio agli argomenti legislativi. Quello che manca oggi è infatti l’aggiornamento continuo sula legislazione del nostro settore, in ambito Ue, nazionale e regionale”.
Alla tavola su informazione e comunicazione è intervenuto anche Salvo Messina, direttore di Sicilia 2.0 News: “Dopo mezzo secolo dall’istituzione della Cassa del Mezzogiorno parliamo ancora di sviluppo del turismo siciliano quando invece non abbiamo niente da inventarci, solo valorizzare l’esistente, se consideriamo che il 70% dei beni storici e monumentali sono concentrati nella nostra isola. Il problema è mettere in rete le varie realtà, ma dalla pandemia possiamo trovare nuovo linfa per stare sul mercato e avere uno slancio produttivo che parta dal basso, senza aspettare la manna dal cielo. L’insularità deve essere il nostro valore aggiunto”, ha concluso Messina.
Quindi la parola è andata a Roberto Ginex, segretario Assostampa Sicilia: “nel pieno della pandemia i giornalisti hanno continuano a raccontare i fatti che avvenivano quotidianamente, non solo quelli dell’emergenza sanitaria. In silenzio abbiamo continuato a fare il lavoro di sentinelle dell’informazione, mentre la scena è stata presa dai medici e dal personale sanitario come se l’informazione si desse per scontata, e invece i giornalisti sono rimasti in giro a cercare notizie esponendosi anche al rischio contagio. Come sindacato abbiamo deciso di promuovere sui social l’uso della mascherina come presidio anticontagio da Covid19, testimoniando così anche il ruolo sociale che ricoprono i giornalisti”.