Dopo che domenica scorsa il parco archeologico di Segesta è rimasto chiuso al pubblico per motivi ancora non chiari, si teme che la cosa possa ripetersi di nuovo. A lanciare l'allarme le segreterie regionali di Fp-Cgil, Uil-Fpl, Ugl, Sadirs, Cobas-Codir e Siad. "Sono state previste in servizio solo le unità di personale istruttore necessarie per la vigilanza interna, in base alla normativa vigente e per il rispetto dei numeri minimi per la tutela a parco chiuso – si legge in una nota congiunta – unità lavorative che si sono rese disponibili, ma comunque obbligate, avendo già raggiunto il massimo dei servizi festivi consentiti".
Per i sindacati, "forse il problema si poteva risolvere nelle contrattazioni dipartimentali centrali pregresse, valutando le proposte delle organizzazioni sindacali, in merito alle prestazioni di servizio festivo superiore a terzo consentito. Forse – concludono – il problema si poteva risolvere, prendendo in esame la questione dei profili professionali e l'utilizzo razionale dei lavoratori in servizio nelle zone archeologiche".
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