Airbnb e Comune di Catania hanno firmato un accordo per la riscossione e il versamento dell’imposta di soggiorno direttamente dalla piattaforma che dall’1 maggio diverrà operativo. I prezzi degli alloggi saranno già comprensivi dell’imposta di 2 euro a persona per notte. L’accordo è stato annunciato durante una conferenza stampa in municipio alla quale hanno partecipato i sindaco Salvo Pogliese ed il Public Policy Associate di Airbnb Italia Giulio Del Balzo.
Sono oltre 400 le amministrazioni nel mondo per le quali Airbnb gestisce in maniera semplificata il versamento delle imposte e per le quali ha raccolto oltre un miliardo di dollari.
“Consideriamo questa innovativa intesa un passaggio fondamentale – ha detto Pogliese – per mettere a punto un meccanismo efficace per riscuotere a pieno l’imposta di soggiorno, in modo specifico per le locazioni brevi, che a Catania sono migliaia, un’azione anti evasione che fin dal nostro insediamento abbiamo perseguito con tenacia, utilizzando un software che incrocia i dati delle presenze dei turisti. Abbiamo già quasi raddoppiato gli incassi – ha proseguito Pogliese – e grazie ad Airbnb puntiamo ora almeno a triplicare gli introiti, superando i due milioni di euro di entrata per la tassa di soggiorno, risorse che utilizzeremo integralmente per la promozione turistica della città, per iniziative culturali e sportive che attraggono turisti alle falde dell’Etna e per venire incontro agli albergatori e ai titolari di strutture ricettive di vario genere, che a Catania fioriscono continuamente”.
Del Balzo ha definito l’accordo “il risultato di un percorso di confronto e di dialogo con l’amministrazione locale”. “Si tratta – ha aggiunto – di un cambiamento vantaggioso per il turista gli host e le amministrazioni”.