giovedì, 25 Aprile 2024

A Cefalù la stagione turistica non è ancora decollata

Non è solo colpa degli incendi che l’hanno devastata giovedì 16 giugno, fatto sta che a Cefalù continua l’emorragia di turisti a dispetto della crescita a doppia cifra dei flussi in transito all’aeroporto di Palermo ma anche dei dati che riguardano altre destinazioni siciliane come Catania, Taormina, Ragusa. a lanciare l’allarme è Francesco Randone delegato cittadino di Federalberghi sul sito cefaluweb.com.

Nel primo semestre dell’anno infatti la cittadina ha registrato 207 mila presenze che ricalcano i numeri del 2015, nonostante siano in crescita i posti letto mentre cala la presenza media, passata da 3,76 a 3,59 giorni.

“Il 2015 – sottolinea Randone – non è stato certamente una stagione turistica particolarmente positiva per la nostra destinazione anche a causa della chiusura di un tratto dell’autostrada Palermo-Catania. Quest’ano il mese di giugno è stato l’unico mese in cui si sono registrati incrementi di presenze a Cefalù, con un rallentamento dopo il 16 per il grave danno d’immagine e i conseguenti annullamenti di presenza dovute all’incendio. Nonostante gli sforzi compiuti dagli albergatori cefaludesi per mantenere le strutture sempre più efficienti, appetibili e competitive sul mercato (la stragrande maggioranza delle strutture sono pure certificatie ISO o EcoLabel), riscontriamo una calo generale di appeal della destinazione (dati Edreams), che non risulta tra le prime 10 località siciliane”.

 

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