mercoledì, 1 Maggio 2024

A Siracusa arriva la tassa di soggiorno, ma gli operatori non ci stanno

Scoppia la polemica a Siracusa dopo che la giunta comunale ha approvato la delibera di istituzione della tassa di soggiorno. Una volta approvata anche dal Consiglio comunale, graverà sui non residenti che alloggeranno nelle strutture ricettive ubicate nel territorio del Comune fino ad un massimo di 4 pernottamenti consecutivi a partire dal 2014.
La tassa è determinata, per ogni pernottamento e tipologia di struttura, nelle seguenti misure: strutture alberghiere: 1 e 2 stella 1 euro; 3 stelle 1,50 euro; 4 stelle 2 euro; 5 stelle 2,50 euro.
Affittacamere e Bed and breakfast: 1 e 2 stella 1 euro; 3 stelle 2 euro.
Appartamenti per vacanze e Case per ferie 1,50 euro.
Residence: 1 e 2 stella 1 euro; 3 stelle 1,50.
Villaggi turistici: 2 stelle 1 euro; 3 stelle 1,50 euro; 4 stelle 2 euro.
Previste esenzioni sia per strutture come ostelli e campeggi, dove l'imposta non si pagherà, sia per categorie come i giovani, gli studenti, gli sposi in viaggio di nozze.  
Il gettito servirà a finanziare interventi in materia di turismo, di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali, e dei relativi servizi pubblici.
"L'istituzione della tassa di soggiorno – commenta l'assessore al Turismo, Francesco Italia – giunge al termine di un percorso di confronto con gli operatori del settore e per tale motivo recepisce molte delle indicazioni da loro proposte. Mi riferisco, ad esempio, alle esenzioni per alcune tipologie di strutture e per l'ampio ventaglio dei destinatari esentati. La vocazione turistica della nostra città, fortemente mortificata dall'assenza di servizi ai turisti, potrà finalmente contare su una voce di bilancio che la metterà in condizione di essere realmente competitiva. Ciò anche grazie alla collaborazione e al continuo confronto con gli operatori del settore".
Ma le associazioni di categoria non ci stanno: Confindustria Siracusa, Confcommercio, Confapi Siracusa, CIA Confagricoltura Agriturist CNA, A.G.C.I., Lega Cooperative, Casartigiani, Noi Associazione Albergatori SR, Siracusa Turismo hanno sottoscritto un documento congiunto con il quale hanno criticato la scelta dell'amministrazione comunale di Siracusa di introdurre l'imposta di soggiorno a partire dal 2014.
"Nonostante i diversi incontri avuti e la disponibilità dell'assessore Italia in merito ad alcuni suggerimenti (in parte recepiti) – si legge nel documento – la versione definitiva del regolamento è insoddisfacente. Manca un piano strategico a supporto dell'introduzione della tassa e dell'uso prioritario della stessa, che ricordiamo è una tassa di scopo; non si conoscono i dati per il calcolo dell'imposta e quindi non si prevede l'importo totale; manca un piano esecutivo per l'emersione del sommerso che amplierebbe la base imponibile e potrebbe diminuire l'importo dell'imposta da far gravare sul turista, rendendo più competitiva l'offerta ricettiva; l'assenza della tassa per il 2013 ha permesso di ottenere degli incrementi tra il 10 e il 15% in termini di arrivi, che si sono tradotti in ricchezza sul territorio e mantenimento dei livelli occupazionali.
Dunque, poiché non esiste uno strumento di trasparenza sull'uso della tassa, proponiamo un organismo composto dal sindaco (o suo delegato), dall'assessore al Turismo (o suo delegato), presidenti Commissioni Consiliari Competenti e un componente delle stesse Commissioni in rappresentanza dell'opposizione, dai rappresentanti delle associazione di categoria e degli operatori, con la precisa funzione di sovraintendere all'uso delle risorse in maniera responsabile e attinente allo scopo".  
Gli operatori inoltre propongono che la tassa non venga applicata dopo i 3 giorni di permanenza (e non dopo 4 come previsto ora); la riduzione del 50% dell'importo dell'imposta in bassa stagione (da ottobre ad aprile); l'esonero dell'imposta per i contratti già stipulati a valere per il 2014.
Intanto, stamattina alle 11, Noi Albergatori Siracusa ha riunito gli operatori turistici  in un dibattito aperto sull'istituzione della tassa.

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