Saranno definite entro il prossimo 30 aprile, in modo concordato dalle istituzioni locali e nazionali, le aree interessate all'istituzione del Parco degli Iblei, che si svilupperà in tre province, Siracusa, Catania, Ragusa. La decisione è stata presa a Roma nel corso di un incontro con il ministero dell'ambiente, Stefania Prestigiacomo, l'assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana, Gaetano Armao, i sindaci e dei presidenti di Provincia di Siracusa, Ragusa e Catania, e i vertici delle altre città e province interessate all'istituzione dei nuovi 4 Parchi nazionali: Pantelleria, Egadi, isole Eolie e Iblei. Per gli altri tre Parchi, la data per la definizione delle ipotesi di perimetrazione è stata invece stabilita per il 31 marzo prossimo. In particolare, per il parco di Pantelleria si è registrato il pieno consenso del territorio per l'istituzione del parco e dell'area marina protetta. Per quanto riguarda il parco delle Egadi si è manifestata l'intesa e la necessità di dare immediata attuazione alla legge istitutiva del parco. Per le Eolie è stato inoltre sottolineato che l'ente parco sarà anche l'ente gestore del sito Unesco. Storia diversa per il Parco degli Iblei, su cui negli ultimi giorni si è scatenato un acceso dibattito: da un lato c'è chi non vuole il parco, perché viste le sue dimensioni (circa il 40% della provincia ragusana) comporterebbero vincoli restrittivi su un territorio troppo ampio che impedirebbe o renderebbe difficoltosa qualsivoglia attività produttiva con gravi ripercussioni per l'occupazione e l'economia del territorio. Dall'latro, invece, c'è chi si basa su uno studio svolto nel 2006 dall'International Ecotourism Society, che dimostra come le attività di nature-based crescano ad un ritmo compreso tra il 20% ed il 34% annuo e come il mercato dell'ecoturismo, ed in particolare il turismo nei parchi, sia in netta ascesa.