lunedì, 6 Maggio 2024

Catania tenta la ripresa in chiave turistica: Licandro ottimista

Pasqua e i ponti di primavera stanno segnando un momento positivo per il turismo etneo. Anche se i problemi non mancano, dal porto al Teatro Bellini, come confermano le parole dell'assessore comunale al Turismo Orazio Licandro. Si comincia con la chiusura, proprio in questi giorni di festa, dell'anfiteatro romano di piazza Stesicoro. "L'anfiteatro è un bene gestito dalla Regione – sottolinea Licandro – bisogna rivolgersi a loro in materia di fruizione di quel patrimonio archeologico. Tutto quello che è comunale, invece, è aperto e in questi giorni sta registrando numeri da record per flussi e incassi. Qualcosa, comunque, possiamo fare e stiamo facendo per l'anfiteatro. Mi riferisco al divieto di scarico fognario per i residenti nella zona di piazza Stesicoro".
E qualcosa si muove anche per quel che riguarda il porto. "Dal prossimo anno – annuncia l'assessore – il nostro scalo si allineerà in termini di costi di attracco a Palermo e Messina, tornando a essere attrattivo per le navi da crociera. Oggi – spiega – Catania è fuori mercato, gli arrivi di crocieristi si sono dimezzati, per responsabilità che non sono certo del Comune. Anche se dobbiamo dire che il visitatore mordi e fuggi non serve al rilancio turistico della nostra città. Meglio sarebbe che pernottasse qui. Sto lavorando alla Catania Card, perché sia disponibile un pacchetto a misura di turista che aumenti le presenze offrendo l'accesso al circuito dei musei, il trasporto urbano, le guide, gli sconti alle strutture convenzionate".
All'aeroporto, invece, le cose vanno decisamente meglio: "In attesa dei finanziamenti per l'allungamento della pista per i voli intercontinentali, in sinergia con la Sac abbiamo portato a Fontanarossa Vueling, Ryanair, la stessa Alitalia. Nelle prossime settimane, pure Turkish Airlines inaugurerà una linea Catania-Ankara". L'ultima parola è sulla destinazione degli incassi della tassa-soggiorno: "Per decisione della passata amministrazione, la gran parte è destinata ai festeggiamenti agatini. Non dico che debbano essere ridotti, ma certo un ripensamento si impone".

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