domenica, 28 Aprile 2024

Il turismo per rilanciare le saline di Marsala

In un gioco di colori e riflessi mettono in scena da secoli uno spettacolo a cielo aperto. Si trovano all’interno della riserva naturale orientata Isole dello Stagnone nel Libero consorzio comunale di Trapani, che fu istituita nel 1984 dalla Regione Siciliana. Sono le saline di Marsala che oltre all’attività imprenditoriale legata all’estrazione dell’elemento, accolgono ogni anno migliaia di visitatori. Ma tutto ciò non basta per rilanciarle.

“Senza attività di turismo sostenibile, innovazione e sviluppo di prodotti secondari le saline medio-piccole del Mediterraneo non hanno futuro”, è l’appello lanciato dagli operatori economici. “La sola produzione di sale non è più redditizia”, dice Antonio D’Alì Staiti della “Sosalt Spa” che, al mulino “Ettore e Infersa” di Marsala, ha aperto i lavori del workshop finale del progetto europeo “Mediterranean Artisanal Salinas”: a confronto le esperienze delle produzioni artigianali di Libano, Italia, Spagna e Tunisia.

Due anni d’attività che sono arrivati al culmine con il meeting siciliano che è servito per illustrare e definire un modello di gestione sostenibile e adattabile per le saline, “avendo così la possibilità di rimanere competitive sul mercato, garantendo di migliorare il valore ambientale e sociale”. “Gli alti costi di raccolta e la mancanza di manodopera pesano sulla produzione del sale marino – ha detto Giacomo D’Alì Staiti, presidente di “Sosalt Spa” – ma è necessario non far morire quest’attività e le stesse saline che riqualificano un territorio e lo arricchiscono anche da un punto di vista storico e culturale”.

A Marsala, nelle saline “Ettore e Infersa” è stata recuperata la “Traversa a mare”, ossia l’argine esterno della salina, riutilizzando in parte i conci di tufo antichi. “La zona è stata ora inserita come percorso ecoturistico da percorrere a piedi e ci consentirà, in futuro, di promuovere attività di birdwatching”, ha chiarito D’Alì Staiti.

Le saline “Ettore e Infersa” già da anni hanno iniziato ad affiancare alla tradizionale raccolta del sale (quest’anno effettuata in notturna) l’attività di saliturismo: a visitatori e turisti viene data la possibilità di fare i salinari per un giorno, oppure di immergersi nelle diverse vasche per un percorso benessere, in uno dei posti più belli e fotografati della Sicilia.

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