Intesa Savona-Agrigento su ceramica, polemica con Sciacca
18 Gennaio 2025, 08:12
Si inquadra nell’ambito di Agrigento capitale della cultura 2025 l’avvio di una collaborazione tra la città dei Templi e il comune di Savona (a sua volta candidata a diventare capitale della cultura nel 2027) con l’obiettivo di promuovere e valorizzare la ceramica ligure. Un settore definito sul sito istituzionale del comune di Agrigento “fattore comune che lega le due sponde del mare Mediterraneo e traccia una rotta di cultura tra le due città”.
L’intesa, scaturita nell’ambito della seconda edizione del Festival della maiolica di Savona, che ha dedicato uno spazio
con una mostra di 36 formelle rappresentative delle novelle di Pirandello, ha suscitato la reazione polemica da parte del
comune di Sciacca, territorio protagonista, insieme al comune di Burgio, di una millenaria tradizione della maiolica artistica:
“Questa intesa tra Agrigento e Savona sulla ceramica – dice l’assessore saccense al Turismo Francesco Dimino – è una sorta
di simbolo della mancata condivisione delle iniziative con il territorio. Eppure – aggiunge – è stato proprio grazie al
coinvolgimento degli altri comuni agrigentini che il progetto di capitale italiana per la cultura 2025 ha potuto centrare
l’obiettivo”.
La risposta a questa levata di scudi è stata la richiesta di un incontro con gli amministratori del comune di Sciacca da
parte dei vertici della Fondazione Agrigento capitale della cultura 2025. Incontro in programma il prossimo 24 gennaio.
“C’è amarezza – conclude il sindaco di Sciacca Fabio Termine – perché, con incomprensibile ed imperdonabile ritardo, soltanto adesso la macchina organizzativa di un evento così importante come Agrigento capitale della cultura ha iniziato a coinvolgere il nostro comune”.