Dopo 12 anni la Tonnara di Favignana riapre i battenti. Grazie al doppio percorso, iniziato con il riconoscimento della tonnara con finalità turistica e poi produttiva, e attraverso il decreto sulla Campagna di pesca che assegna alla Tonnara una quota indivisa di 84,69 tonnellate, si potrà dar luogo al decollo produttivo reso possibile anche grazie all’impegno della storica famiglia Castiglione.
Un impegno che si spiega ripercorrendo la storia della famiglia: il fondatore Nino Castiglione collabora fin da giovane con la tonnara Florio di Favignana. Il suo piglio imprenditoriale lo riporta nell’isola negli anni ‘80, come gestore dell’intero impianto e dello stabilimento. Alla sua morte, avvenuta nel 1987, gli eredi proseguono la gestione della tonnara Florio fino al 1996. Da anni l’azienda Castiglione è il primo produttore di tonno in scatola a marchio delle principali insegne della grande distribuzione italiana e – realtà industriale con già 230 dipendenti – ha a cuore l’occupazione locale. Calare la tonnara equivale a occupare circa 50 addetti e coinvolgere un indotto significativo. Inoltre, la ripresa della pesca, significa recuperare la lavorazione e l’inscatolamento del tonno rosso del Mediterraneo. A questo scopo la famiglia Castiglione ha acquistato il marchio Florio, futuro portavoce di una produzione a km zero, espressione di un territorio e delle sue eccellenze.
“Attraverso un programma dettagliato, sarà possibile integrare tutte le componenti di carattere produttivo, ambientale, turistico, culturale, antropologico e storico, perché per noi il tonno non è solo un prodotto ittico ma è una civiltà”, ha detto l’assessore regionale per la Pesca mediterranea, Edy Bandiera, che ieri mattina ha presieduto una seduta straordinaria del Consiglio regionale della Pesca, che il governo Musumeci ha tenuto proprio nell’Isola delle Egadi.
Tra le iniziative messe in campo dall’assessorato, la costituzione di un tavolo tecnico Regione, Dipartimento della Pesca Mediterranea e Comune di Favignana, che coinvolge tutte le associazioni del mare, le istituzioni di ricerca, la Guardia Costiera di Trapani, l’Ispra, Legambiente, l’Osservatorio delle politiche turistiche del Mediterraneo, i tre assessorati di riferimento per il tonno (Beni culturali, Territorio e Turismo).
Inoltre, è in corso di pubblicazione la graduatoria definitiva dei bandi Feam, scaduti lo scorso febbraio, e il disegno di legge “Sicilia pesca mediterranea”, che è ormai giunto alle battute finali e per le quali si attende il voto finale dell’aula. Il ddl prevede le cosiddette “Rotte del Tonno Rosso”.