A Taormina si torna a parlare di ‘Patto d’Area per il turismo’ per cercare di destagionalizzare il turismo nel comparto ricettivo del comprensorio ionico.
“Stiamo lavorando ad Patto per i lavoratori in grado di allungare la stagione, con una piattaforma che possa essere condivisa dalle forze produttive della nostra città”, ha fatto sapere Salvo Cilona, assessore al Turismo, che ha deciso di avviare un giro di consultazioni con i sindacati.
Per i sindacati i contratti attuali non basterebbero a raggiungere l’indennità di disoccupazione o concedono, altrimenti, l’accesso ad importi minimi. “Rispetto alla vecchia Aspi – ha detto Salvatore D’Agostino, segretario generale della Fisascat Cisl Messina – sono aumentati i lavoratori che non hanno raggiunto adesso i requisiti richiesti dalla vigente Naspi. E c’è stata una percentuale piuttosto alta di chi non ha lavorato abbastanza per garantirsi una copertura economica nei mesi invernali. Come attesta l’Inps, con apposite comunicazioni, diversi lavoratori avranno un compenso minimo pari a 60-70 giorni mentre in passato si raggiungevano anche i 240 giorni, ovvero 8 mesi”.
“In ogni caso la realizzazione del Patto d’Area non deve prescindere da soluzioni condivise con gli albergatori”, ha aggiunto Cilona.
Tra le idee in discussione c’è quello la possibilità di uno sgravio delle tasse comunali, a partire dalla Tari, che potrebbe diventare più leggera per chi rimarrà il più a lungo possibile aperto con le proprie strutture. Con il Patto d’Area si punta a disciplinare il contesto turistico, in un territorio che da Taormina agli altri centri della zona ionica vede ben 10 mila lavoratori impiegati nel turismo stagionale (sia nell’alberghiero che nel commercio).