Novità in casa Il Tuareg TO. L’operatore siciliano ha infatti avviato una collaborazione con Stefano Lotumolo, fotografo freelance che nel 2017, durante un viaggio in Africa di tre mesi, ha scoperto la passione per lo scatto d’autore come elemento in grado di raccontare popoli e territori.
La partnership tra Stefano ed Il Tuareg Tour Operator comincia con un appuntamento in Perù dove Lotumolo parteciperà dal 26 al 28 maggio quale invitato al pellegrinaggio al Santuario Señor de Qoyllurit’i dove oltre 90 mila discendenti Inca danno vita ad un cammino tra il tribale e religioso. A breve, poi, saranno presentati i programmi Viaggi Fotografici ed Etnici con destinazione Tanzania, Brasile e una insospettabile Sardegna con il Brand Il Tuareg TO by Stefano Lotumolo.
Inoltre, a giugno presso la sala Letizia Battaglia dei Cantieri Cuturali alla Zisa di Palermo, su iniziativa de Il Tuareg To, è in programma la mostra “Inspired By the People”, primo progetto fotografico di Lotumolo: sei anni di fotografia in giro per il mondo per mostrare la sua visione della bellezza, colta dagli scatti di vita quotidiana che rappresentano altri esseri umani con differenti usi e costumi. Stefano ritrae la semplicità di etnie, ancorate a tradizioni ancestrali, focalizzandosi anche su tematiche attuali, come la crisi climatica e la rivoluzione in Myanmar. La mostra è stata esposta in più di 50 città italiane, tra cui Milano, Genova, Lucca, Bari, Alghero, Olbia, Cesena, a Roma alla FAO per la Giornata Mondiale del Suolo 2022. Inoltre, ha vinto vari premi nazionali e quest’anno ha ricevuto il prestigioso riconoscimento internazionale del Photo Travel Award di The Independent Photo.
Lotumolo è anche presidente di una giovane associazione di promozione sociale, “Radici Globali”, che ha come obiettivo quello di rigenerare il suolo in zone soggette a mutamenti repentini dovuti al cambiamento climatico, preservando le radici culturali delle popolazioni oggetto del loro intervento. Attualmente i progetti sono concentrati nel nord della Tanzania a supporto delle comunità Maasai divenute per Stefano come una seconda casa.