Bloccati gli aumenti dei collegamenti via mare per le isole minori


Dopo l’incontro tra il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, si è deciso di sospendere l’ulteriore aumento tariffario del 10% previsto da aprile sui collegamenti marittimi tra la Sicilia e le sue isole minori.

“Esprimo il mio più sincero apprezzamento nei confronti del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e del viceministro con la delega ai Trasporti Edoardo Rixi, per la gestione attenta e risolutiva della vicenda – ha commentato Schifani -. Grazie a questo incontro abbiamo scongiurato un incremento delle tariffe che avrebbe causato notevoli disagi ai residenti, ai pendolari e ai turisti, tutelando così il diritto alla mobilità e la continuità territoriale”.

Moderata soddisfazione è stata espressa da Christian Del Bono, presidente Federalberghi Isole Minori Sicilia: “si tratta di un primo passo nella giusta direzione, che testimonia finalmente un riconoscimento delle criticità più volte sollevate da sindaci, cittadini e associazioni. Tuttavia, non possiamo accontentarci della sola sospensione dell’aumento imminente. Riteniamo fondamentale che la revisione anticipata della convenzione in essere con la Società di Navigazione Siciliana, prevista ora con sei mesi di anticipo rispetto alla scadenza, tenga conto non solo del paventato incremento del 10%, ma anche dei due rincari precedenti – attuati tra il 2022 e il 2024 – e dei tagli di corse e servizi che hanno danneggiato il diritto alla mobilità, la continuità territoriale e la tenuta del sistema turistico ed economico delle isole minori. In merito al prospettato trasferimento delle competenze sui collegamenti marittimi alla Regione Siciliana, esprimiamo massima attenzione e prudenza: si tratta di un passaggio delicato, che richiederà garanzie chiare e vincolanti sulla quantità, la qualità e la sostenibilità dei servizi offerti. Per questo chiediamo con forza che il tavolo tecnico previsto coinvolga attivamente le rappresentanze istituzionali locali (in primis i sindaci) e le associazioni di categoria, al fine di assicurare soluzioni condivise e aderenti ai reali bisogni delle comunità insulari”.