Il futuro delle tratte ferroviarie dismesse passa anche da Agrigento. Perché è agrigentina la deputata nazionale del Pd Maria Iacono che ha portato in parlamento il disegno di legge sulle ferrovie turistiche e perché Agrigento e la sua Valle dei Templi ormai da qualche anno, anche grazie a Ferrovie Kaos e alla Fondazione FS, possono essere ammirate a bordo dei treni storici.
Non è un caso dunque che il ddl sia stato presentato nella città siciliana dalla stessa Maria Iacono nel corso di un incontro a cui erano presenti l’assessore regionale al Turismo Anthony Barbagallo e il direttore regionale di Trenitalia Sicilia Maurizio Mancarella.
“È la prima norma in Italia sulle ferrovie turistiche, c’era un vuoto legislativo che pesava tantissimo considerato che in tanti paesi d’Europa invece è stata da tempo utilizzata – ha detto Maria Iacono – Il compito della legge è quello di recuperare chilometri di ferrovie dismesse dello Stato e destinarle all’uso turistico. In Sicilia, nella legge sono state inserite, oltre alla tratta ferroviaria della Valle dei Templi, quella che riguarda Castelvetrano-Menfi ed altre due tratte ferroviarie che ripercorre la Valle dell’Alcantara e la Noto-Pachino che si lega alle Vie del Barocco. La Sicilia è una delle regioni che meglio può esprimere il turismo ferroviario per il futuro”.
Come riporta agrigentooggi.it, Mancarella ha invece illustrato i punti cardini della nuova legge. “Cambia l’approccio su questo segmento dei treni slow che fanno turismo e la possibilità di potere intervenire anche dal punto di vista infrastrutturale. Noi in Sicilia abbiamo il 50% delle linee dichiarate con elevata potenzialità e valenza turistica”.
“Il parlamento nazionale – ha sottolineato Barbagallo – ha sposato insieme alla Regione siciliana il progetto di turismo sostenibile che passa dalle tre ferrovie storiche dei treni storici. Le metteremo in rete con tutte le altre iniziative della Regione siciliana sul turismo eco-sostenibile come il bike sharing, le passeggiate a cavallo, i percorsi naturalistici per fare della Siciliana una meta ambita del turismo sostenibile”.