Ponte Stretto, Salvini: in estate posa della prima pietra


Nell’estate 2025 via ai cantieri in Sicilia e Calabria per il Ponte sullo Stretto: l’approvazione del progetto è prevista in primavera, la realizzazione della grande opera d’Italia richiederà 7 anni e nel 2032 si dovrebbe viaggiare in 15 minuti da Reggio Calabria a Messina. Lo ha confermato il ministro Matteo Salvini durante il convegno “Le Infrastrutture della Provincia di Agrigento e il Ponte sullo Stretto di Messina: La Sicilia Porta d’Europa nel Mediterraneo” in videocollegamento con il Teatro Pirandello di Agrigento.

Durante l’evento organizzato da Ordine Ingegneri Agrigento, Consulta Ordini Ingegneri Sicilia, Consiglio Nazionale degli Ingegneri e Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri di Agrigento, con il patrocinio del MIT e dell’assessorato alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Siciliana, il ministro ha fatto il punto anche sul Piano Nazionale Aeroporti, che per Agrigento potrebbe rivelarsi una vera e propria svolta se – come prospettato – sarà realizzato l’aeroporto che servirebbe l’area sud-occidentale dell’Isola.

“Siamo in fase di chiusura – ha detto Matteo Salvini – se i numeri del business plan lo permetteranno l’aeroporto di Agrigento avrà la priorità e sarà inserito nel Piano Nazionale Aeroporti. Il 21 febbraio 2025 gli uffici del Ministero hanno concluso la prima istruttoria tecnico-economica sullo studio di fattibilità dell’aeroporto, esattamente un mese fa: stiamo andando avanti come promesso”.

Poi il ministro sul Ponte sullo Stretto ha annunciato: “sarà la più grande Opera Pubblica in lavorazione in Europa. Porterà lavoro in Sicilia e in Calabria in due province ad alto tasso di disoccupazione come Messina e Reggio. Ridurrà inquinamento, traffico e code. È vero che in Sicilia ci sono da sistemare strade e acquedotti, però da cinquant’anni non lo hanno fatto, senza realizzare né l’aeroporto, né il ponte. Investire sulla Palermo-Agrigento-Catania-Messina non implica che non si possa investire sull’aeroporto di Agrigento o sul ponte sullo Stretto”.

Poi il ministro ha fatto il punto sugli ultimi passaggi: “sono quelli in Consiglio dei Ministri, la comunicazione delle motivazioni a Bruxelles nella Commissione Europea, perché non solo Sicilia e Calabria, ma l’Italia intera ha bisogno di chiudere il corridoio Palermo, Reggio, Roma, Milano, Berlino, Helsinki. E poi si passerà all’approvazione del progetto definitivo con tutta la copertura stanziata. Gli ingegneri mi dicono che poi ci saranno 7 anni di lavorazione – ha concluso Salvini – il 2032 può essere un anno di rivoluzione per l’Italia”.