Era stato pubblicizzaro come il treno che avrebbe portato l’alta velocità in Sicilia e invece dopo neanche un anno, il Frecciabianca da Catania a Palermo è stato definitivamente soprresso. La decisione è stata presa da Trenitalia considerando i pochi biglietti venduti, dopo che il collegamneto era stato interrotto a giugno per lavori alla linea ferroviaria.
Come ricorda il sito allfoodsicily.it, già dall’introduzione del servizio si intuiva che c’era qualcosa che non andava: il treno ad “alta velocità” avrebbe impiegato ben 2 minuti in meno per la tratta Palermo-Catania ma sarebbe costato 5 euro in più. In pratica 3 ore e 6 minuti per coprire i 241 chilometri della linea tra Palermo e Catania, ovvero lo stesso tempo impiegato dai Frecciarossa o da Italo per fare i quasi 600 chilometri di distanza tra Roma e Milano.
“Il Frecciabianca è un treno a mercato senza contributi pubblici – spiegano da Ferrovie dello Stato– il cui costo è sostenuto dai soli biglietti venduti. Per questo motivo, così come succede per tutte le Frecce a livello nazionale, periodicamente viene valutata la sostenibilità economica del collegamento attraverso l’effettivo utilizzo da parte dei viaggiatori”.