"Siamo alle prese con una rivoluzione e con un cambiamento epocale nell'ambito del turismo, al quale deve fare seguito una ristrutturazione e una seria e non più rinviabile riorganizzazione dell'offerta e dei territori". E' l'analisi di Giovanni Avanti, presidente della provincia di Palermo, intervistato in esclusiva da travelnostop.com in vista dell'Open Forum conclusivo di martedì 19 ottobre all'Addaura Hotel di Mondello, a Palermo.
"Il turismo, così come molti altri settori, sta subendo una profonda crisi. Avviene così – prosegue Avanti – in molte destinazioni europee, e sta accadendo anche in Italia ed anche in molte regioni del Mezzogiorno. La crisi proviene dai mercati internazionali ovvero dalla contrazione della domanda turistica di Germania, Francia ed Olanda, ma anche da una grande riduzione del turismo tradizionale e di quello cosiddetto da pacchetto". Secondo Avanti, che concorda così con molte delle opinioni raccolte nell'ultimo mese da travelnostop.com, è indispensabile uno sforzo coordinato di tutti gli operatori. "Siamo tutti chiamati a lavorare insieme e a fare gioco di squadra per contribuire a far crescere il turismo nei territori forti, ovvero quelli ad alta attrattività turistica, riorganizzandoli e specializzandoli, proprio per affrontare meglio la concorrenza e le sue sfide. Allo stesso tempo occorre proporre, per tutti i territori che vogliono beneficiare delle risorse e delle opportunità che il turismo genera, nuove forme di turismo, legate a motivazioni diverse, lontane dai concetti generici e ormai superati di cultura, sole, natura, mare".
Avanti passa quindi a fornire alcuni dati sulla sua provincia. "Il turismo degli italiani nella Provincia di Palermo è aumentato del 10%, e questo confrontando i dati dei primi mesi della stagione estiva (giugno/luglio – 2009/2010). Registriamo invece una flessione della domanda di turismo straniero, e ciò è anche accaduto, in molte altre regioni e province nel corso di questo anno. Alcune destinazioni, considerate affermate e con elevati indici di notorietà, quali ad esempio Cefalù ed i comuni della costa, stanno subendo una forte concorrenza da parte di altre località mediterranee, e ciò accade anche per il polo Cinisi/Terrasini e per alcune strutture turistiche del Golfo di Castellammare ed Ustica. Si mantengono stabili i flussi nei comuni interni della provincia, anche se sono interessati in prevalenza da una domanda di turismo regionale. Per la città di Palermo, assistiamo invece ad un aumento considerevole del turismo crocieristico, ma ad una contrazione delle presenze".
Avanti ritiene in ogni caso che la sua provincia continui ad avere un ruolo cruciale negli equilibri turistici dell'isola. "Palermo e il suo territorio sono un entry point dell'isola, e ricevono i principali flussi di turismo con motivazione culturale. Il capoluogo regionale è la via di accesso del tour di Sicilia e il principale terminal marittimo per i turisti che arrivano nell'isola via mare nonché per i crocieristi. La forte notorietà e riconoscibilità di Cefalù nel mercato internazionale e della sua costa, la presenza di un grande golfo (quello di Castellammare), Ustica per il mercato del turismo sportivo e del diving, il parco Regionale delle Madonie con il suo turismo del parco, Palermo quale città mediterranea per eccellenza, insieme alla rete di autentiche microcomunità che si trovano oggi all'interno della provincia e che conservano intatto il loro fascino, sono i principali punti di forza da affermare, a condizione che si voglia farlo, tutti insieme e con una nuova e molto innovativa politica turistica".
Avanti espone quindi i progetti della provincia per dare valore alla ricchezza del territorio: "Abbiamo redatto ed immaginato un piano strategico per il turismo, che è stato discusso e condiviso con gli operatori del settore, con le altre categorie e con le istituzioni. Il piano prevede interventi sulla formazione attraverso l'istituzione del polo formativo sul turismo, dell'Accademia e della formazione specialistica superiore. Prevede altresì tavoli permanenti e interventi che riguardano la mobilità turistica, l'accoglienza, l'intrattenimento e gli eventi. Inoltre, attraverso il convention bureau si intende anche rilanciare il settore congressuale e dei meeting. Infine la provincia ha proposto di coordinare queste azioni attraverso la costituzione di tre distretti turistici: quello del Golfo ed Ustica, di Cefalù Madonie, e quello della Targa Florio".