sabato, 27 Aprile 2024

Travelexpo, Cusimano: ricadute minime da beni culturali

Dalla concertazione alla cultura d’impresa tanti i temi dibattuti durante l’Open Forum

La collaborazione pubblico-privato è stata ancora una volta al centro dell'Open Forum "Il turismo per la cultura – La cultura per il turismo" che venerdì 15 aprile ha aperto Travelexpo. Per Nando Milella di Confindustria Alberghi e Turismo, "l'assessorato sta promuovendo questa tipo di sinergia con i distretti turistici. Ora, però, il pubblico deve dare i presupposti per il marketing turistico mentre il territorio deve sviluppare le attività interdistrettuali". Quindi Milella ha fatto un accenno anche alla competitività della Sicilia: "In termini di tariffe – ha sottolineato – non siamo ancora competitivi, piuttosto dobbiamo lavorare sulle eccellenze e sui servizi".
Ai lavori ha partecipato anche Nico Torrisi, presidente Federalberghi Sicilia. "Ci piacerebbe – ha affermato – che la Regione applicasse ciò che di buono concepisce, e invece le misure anticrisi dell'anno scorso non sono ancora applicate e l'avviso 7 ‘work experience' ha dato scarsi risultati". Torrisi non ha dimenticato di fare una riflessione anche sullo slittamento del Meeting del Mediterraneo che la Regione aveva deciso di organizzare a maggio in alternativa alla sua partecipazione alla Bit di Milano. "Sono contento – ha spiegato – che non si faccia più la bizzarra fiera che deve essere organizzata con la collaborazione delle associazioni di categoria".
Antonella Vecchio, Director Italy Sabre Travel network, si è invece concentrata sulla cultura d'azienda. "Maggiore scelta nell'offerta, prezzo e qualità migliori – ha osservato – creano la fidelizzazione del cliente. A sua volta la fidelizzazione del cliente insieme all'ottimizzazione dei processi, alla riduzione dei costi e l'aumento della redditività sono alla base della cultura d'impresa".
La chiusura dei lavori è stata affidata a Gigi Cusimano, presidente di Artù: "Il rapporto beni culturali e turismo – ha detto – è una relazione esagerata perché si dà troppo importanza all'offerta che invece dovrebbe corrispondere alla domanda. Nonostante tutti gli sforzi spesi sui beni culturali, le ricadute sul turismo sono state minime".

 

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